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RICORDANZA E GRATITUDINE
ETERNA
AI NOSTRI NON MAI ABBASTANZA LODATI
CONCITTADINI
AVV. GIUSEPPE AGNELLI
GIUSEPPE CADOLINI
GIROLAMO CANONICI
COL. IPPOLITO GUIDETTI
MASSIMILIANO STROZZI
DOTT ANT. FRANC. TROTTI
CHE SPONTANEI SI DIEDERO IN OSTAGGIO
PER LA SALUTE DELLA PATRIA
IL GIORNO 19 FEBBRAIO 1849
"Mentre i suoi deputati a Roma partecipano (5 febbraio 1849) alla proclamazione della fine dello Stato pontificio e alla creazione della Repubblica romana, Ferrara deve ancora subire le provocazioni degli Austriaci, che escono spavaldi dalla fortezza e si fanno vedere nella piazza principale della città. Qui la folla, in mezzo alla quale è presente l'ex bersagliere del Po Giacomo Sani, reagisce scagliando insulti e pietre, ma anche rispondendo col fuoco al fuoco: Giacomo Sani cade ucciso, ma la sua uccisione viene subito vendicata mediante quella di tre soldati austriaci. La rappresaglia non tarda a venire. Il 18 febbraio arriva di qua dal Po con seimila fanti, 22 cannoni e uno squadrone di cavalleria, il feroce generalee Haynau, il quale occupa tutta la città , impone il ripritino degli stemmi pontifici e pretende la consegna degli uccisori dei tre soldati austriaci o di sei ostaggi, infliggendo alla città di Ferrara una multa di 206.000 scudi. Ottenuto ciò che pretendeva, il 19 febbraio Haynau lascia Ferrara portando con sè gli eroici sei ostaggi volontari, i cui nomi sono eternati nella lapide scolpita sulla facciata della cattedrale, e che saranno liberati più tardi. Ferrara resta libera, e abbatte di nuovo gli stemmi pontifici."(1)
(1) Cfr. Alessandro Roveri, Ferrara città europea, Este Edition s.r.l Ferrara 2000, pag. 187
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