Felice Cavallotti, poeta anticesareo, giornalista, storico, drammaturgo, ma soprattutto uomo politico, nacque a Milano il 6 ottobre del 1842.
Iniziò giovanissimo a scrivere poesie e, già durante gli anni del liceo, mosse i primi passi nel giornalismo, scrivendo articoli di carattere patriottico sul giornale “Il Momento”. Non ancora diciottenne, fuggì di casa per prendere parte alla spedizione di Giacomo Medici, che raggiunse Garibaldi in Sicilia.
Partecipò alla battaglia di Milazzo e contemporaneamente svolse il compito di corrispondente di guerra per la “Gazzetta del Popolo della Lombardia”. Giunto a Napoli entrò nella redazione dell’«Indipendente» di cui era direttore Alessandro Dumas. Tornato a Milano intraprese stabilmente la carriera di giornalista.
Nel 1867 iniziò una collaborazione, che durò poi parecchi anni, con il “Gazzettino Rosa”, giornale della Scapigliatura milanese, del quale assunse, a più riprese, la direzione. Subì alcuni arresti per via delle idee espresse nei propri articoli.
In quegli anni scrisse anche volumi di poesie e di cronache e diverse opere per il teatro. Nel 1873 fu eletto per la prima volta deputato per l’Estrema Sinistra. Divenne un punto di riferimento di tutte le battaglie per il progresso e per la difesa dei ceti meno abbienti. La sua voce si alzò nell’aula di continuo, a denunciare soprusi e a chiedere cambiamenti.
Fu molto amato dal popolo e molto odiato dai conservatori e dalla casa reale. Rimase in parlamento fino al giorno della sua morte, eccetto alcuni mesi del 1892 (quando ne fu escluso con brogli talmente palesi che provocarono l’annullamento delle elezioni in alcuni collegi), alla guida del gruppo parlamentare Radicale da lui stesso fondato. Venne ucciso in duello il 6 marzo del 1898 dalla sciabola di Ferruccio Macola, direttore della “Gazzetta di Venezia”, un tempo suo fervido ammiratore, passato in seguito, ben remunerato, nelle file dei conservatori.
La sua produzione letteraria è ingente, per brevità possiamo ricordare:
  • “Storia della insurrezione di Roma nel 1867” (1869);
  • “I Pezzenti” (1881);
  • “Il romanzo del tutore” (1893).
Note biografiche a cura di Emilio Bottale.