giovedì 29 dicembre 2011

Ferrara - Ostaggi 19 febbraio 1849 - frammenti di storia

(testo)

RICORDANZA E GRATITUDINE

ETERNA

AI NOSTRI NON MAI ABBASTANZA LODATI
CONCITTADINI

AVV. GIUSEPPE AGNELLI
GIUSEPPE CADOLINI
GIROLAMO CANONICI
COL. IPPOLITO GUIDETTI
MASSIMILIANO STROZZI
DOTT ANT. FRANC. TROTTI

CHE SPONTANEI SI DIEDERO IN OSTAGGIO
PER LA SALUTE DELLA PATRIA
IL GIORNO 19 FEBBRAIO 1849


(La lapide si trova a Ferrara in Piazza Cattedrale, in basso a destra nella foto che segue)



"Mentre i suoi deputati a Roma partecipano (5 febbraio 1849) alla proclamazione della fine dello Stato pontificio e alla creazione della Repubblica romana, Ferrara deve ancora subire le provocazioni degli Austriaci, che escono spavaldi dalla fortezza e si fanno vedere nella piazza principale della città. Qui la folla, in mezzo alla quale è presente l'ex bersagliere del Po Giacomo Sani, reagisce scagliando insulti e pietre, ma anche rispondendo col fuoco al fuoco: Giacomo Sani cade ucciso, ma la sua uccisione viene subito vendicata mediante quella di tre soldati austriaci. La rappresaglia non tarda a venire. Il 18 febbraio arriva di qua dal Po con seimila fanti, 22 cannoni e uno squadrone di cavalleria, il feroce generalee Haynau, il quale occupa tutta la città , impone il ripritino degli stemmi pontifici e pretende la consegna degli uccisori dei tre soldati austriaci o di sei ostaggi, infliggendo alla città di Ferrara una multa di 206.000 scudi. Ottenuto ciò che pretendeva, il 19 febbraio Haynau lascia Ferrara portando con sè gli eroici sei ostaggi volontari, i cui nomi sono eternati nella lapide scolpita sulla facciata della cattedrale, e che saranno liberati più tardi. Ferrara resta libera, e abbatte di nuovo gli stemmi pontifici."(1)

(1) Cfr. Alessandro Roveri, Ferrara città europea, Este Edition s.r.l Ferrara 2000, pag. 187




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martedì 27 dicembre 2011

San Bartolomeo in Bosco (Ferrara) - Carlotti Luciano

Carlotti Luciano.

(testo)
CARLOTTI LUCIANO
N.1920
CADUTO SOTTO IL PIOMBO NAZISTA
PER LALIBERTA'
IL 20.4. 1945


La lapide si trova a San Bartolomeo in Bosco (Ferrara) in Via Masi 261.
Non ho trovato altre notizie.

domenica 18 dicembre 2011

Colorni Eugenio

La scorsa settimana ho assistito ad una partita di pallavolo disputata nella Scuola Media Colorni a Milano; nell'atrio ho notato una lapide a ricordo di Eugenio Colorni ed ho cercato notizie.
(per la cronaca: la Geco, la squadra dove gioca mia nipote Viky ha vinto la partita col punteggio di tre set a zero).

Notizie sulla Suola Media Colorni:  http://www.colorni.it/
I link su Colorni sono tantissimi, per iniziare: http://www.treccani.it/enciclopedia/eugenio-colorni_%28Dizionario-Biografico%29/

Le notizie che seguono sono tratte da: http://www.anpi.it/donne-e-uomini/eugenio-colorni/

Eugenio Colorni

Nato a Milano il 22 aprile 1909, morto a Roma il 30 maggio 1944, filosofo e insegnante di Lettere, Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Dopo due anni trascorsi in Germania - come lettore di italiano all'Università di Marburg, dove aveva approfondito i suoi studi su Gottfried Wilhelm Leibniz - nel 1933 era tornato a Milano.
Abbandonato l'impegno sionistico degli anni dell'Università, aveva cercato collegamenti con l'antifascismo militante, impegnandosi per far rivivere nell'Italia settentrionale il "Centro interno" del Partito socialista.
Nel settembre del 1938 Colorni è arrestato dall'OVRA. I giornali pubblicano la notizia con gran risalto, sottolineando che egli "di razza ebraica, manteneva rapporti di natura politica con altri ebrei residenti in Italia e all'estero". Una sottolineatura, quella del "complotto ebraico", che serviva a giustificare le misure antisemite prese in Italia dal regime per allinearsi alla politica hitleriana.
Il Tribunale speciale non riesce però ad imbastire nei confronti dell'arrestato un formale processo, quindi decide di spedirlo a Ventotene. Qui Colorni resterà fino al settembre del 1941 e approfondirà gli studi di matematica e fisica, ma soprattutto elaborerà con altri confinati il Manifesto per l'Europa libera e unitae altri scritti federalisti.
Trasferito da Ventotene a Melfi, il confinato riesce a mantenere i suoi contatti con i compagni e, alla metà dal maggio 1943, evade da Melfi e si porta a Roma. Qui si dedica clandestinamente alla propaganda federalista e s'impegna nel tentativo di ricostituire il PSI.
Quando Mussolini cade, Colorni, con i suoi compagni di Ventotene, organizza a Milano (agosto 1943) il Congresso di fondazione del "Movimento federalista europeo". Nello stesso periodo, ricostituite le file del partito socialista, entra far parte della sua Direzione provvisoria.
Dopo l'8 settembre, a Roma, entra nelle file della Resistenza, redige l'Avanti!clandestino, scrive la prefazione al volumetto Problemi della Federazione Europea, che raccoglieva il "Manifesto di Ventotene" e scritti federalisti di Altiero Spinelli.
È ferito a morte quando i nazifascisti lo sorprendono mentre sta redigendo il giornale socialista. Morirà dopo due giorni di agonia, a una settimana dalla liberazione della Capitale.
Questa la motivazione della massima ricompensa al valore che gli è stata conferita:
"Indomito assertore della libertà, confinato durante la dominazione fascista, evadeva audacemente dedicandosi quindi a rischiose attività cospirative. Durante la lotta antinazista, organizzato il centro militare del Partito Socialista Italiano, dirigeva animosamente partecipandovi, primo fra i primi, una intensa, continua e micidiale azione di guerriglia e di sabotaggio. Scoperto e circondato da nazisti li affrontò da solo, combattendo con estremo ardimento, finché travolto dal numero, cadde nell'impari gloriosa lotta. Roma, 28 maggio 1944."

Milano - al Pesciolino

Milano, 11 dicembre 2011:

www.alpesciolino.it






martedì 13 dicembre 2011

Monte Stella (Milano, Italy)















Foto scattate il 10 dicembre 2011.

Notizie sul Monte Stella, la "montagnetta" di Milano:
Comune di Milano
Wikipedia

venerdì 9 dicembre 2011

Torino - 23, 24, e 25 aprile 2005

Torino - 23, 24, e 25 aprile 2005

Gita in occasione della mostra "Gli impressionisti e la neve".

Catalogo della mostra














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Altro post: Torino 23-24 novembre 2002

A technological toy - Giocattolo tecnologico