domenica 27 febbraio 2011

Ipocriti e cumenda

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Ipocriti e cumenda.
Da che mondo è mondo coi dittatori ci si indigna in pubblico e si fanno affari in privato. A volte non ci si indigna neppure: si rimane zitti. Un silenzio interrotto solo dal fruscio dei soldi. Mai visto un politico o un imprenditore andare in Cina inalberando cartelli per il rispetto dei diritti civili. Si diventa esportatori della democrazia solo quando conviene, come in Iraq o in Afghanistan. Però esiste un limite che gli statisti cercano di non valicare ed è il rispetto di sé e del Paese che si rappresenta. Quel senso del decoro e delle istituzioni che ti impone di stringere la mano a Gheddafi, ma ti impedisce di baciargliela. Che ti costringe a riceverlo con tutti gli onori, ma non ti obbliga a trasformare la sua visita in una pagliacciata invereconda, con il dittatore a vita che tiene lezioni di democrazia all’università e pianta la sua tenda beduina in un parco storico della Capitale per ricevervi una delegazione di ragazze prese a nolo.

Berlusconi non ha fatto che applicare alle relazioni internazionali le tecniche di adulazione con cui i vecchi cumenda lombardi stordivano il cliente da intortare. Disposti a tutto pur di compiacerlo, considerando la dignità non tanto un accessorio quanto un ostacolo alla conclusione di un affare. Qualche lettore penserà: il cumenda di Stato è solo meno ipocrita degli altri. Verissimo. Ma a me sta venendo il dubbio che l’antica ipocrisia «borghese», contro cui da ragazzo mi scagliai anch’io, fosse preferibile all’attuale sguaiataggine.

Massimo Gramellini
La Stampa - 23/2/2011
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Forio - Isola d'Ischia

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Monte Epomeo - Epomeo mountain
Tramonti indimenticabili - unforgettable sunset

Tramonti indimenticabili - unforgettable sunset

Tramonti indimenticabili - unforgettable sunset

Tramonti indimenticabili - unforgettable sunset

Baia di Citara - Citara bay

Baia di Citara - Citara bay

Baia di Citara - Citara bay

Baia di Citara - Citara bay

Baia di Citara - Citara bay

Giardini Poseidon - Thermal park Giardini Poseidon

Giardini Poseidon - Thermal park Giardini Poseidon

Giardini Poseidon - Thermal park Giardini Poseidon

Giardini Poseidon - Thermal park Giardini Poseidon

Giardini Poseidon - Thermal park Giardini Poseidon

Giardini Poseidon - Thermal park Giardini Poseidon

sabato 26 febbraio 2011

Cos'è ?

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martedì 8 febbraio 2011

E' qui la festa

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E' qui la festa.
Il Centocinquantesimo dell’Italia Unita ricorda quelle feste di compleanno dell’adolescenza dove gli invitati all’ultimo danno buca o si trascinano per inerzia e col segreto desiderio di provocare qualche pasticcio. Ieri ci siamo persi il presidente della provincia di Bolzano: si sente un austriaco all’estero, ha fatto sapere che l’Alto Adige il 17 marzo non festeggerà. La presidente degli industriali, magnanima, quel giorno è pronta a stappare una bottiglia di spumante, ma sui luoghi di lavoro: niente vacanza, perché nell’economia globale occorre aumentare il pil anche sullo stomaco.

A quaranta giorni dal lieto evento gli italiani ignorano di che cosa si tratti (un lettore: «Non andavo alle feste dell’Unità quando c’era il partito comunista, si figuri adesso»), oppure se ne infischiano, oppure prendono a pretesto la ricorrenza dell’unità per tornare a dividersi daccapo. I borbonici vorrebbero trascinare i piemontesi davanti alla Corte di Giustizia dell’Aja. I padani si dividono fra chi considera Cavour vittima di Garibaldi e chi un connivente: imputato di concorso esterno nel reato di associazione italiana. Ma sotto sotto tutti gli italiani sono convinti di stare insieme per sbaglio, per un incidente della storia al quale rassegnarsi, ma di cui non menare vanto. La festa interessa solo a Napolitano e a un centinaio di torinesi eredi delle truppe di occupazione. Potremmo cavarcela col minimo del disturbo, invitando a cena il Presidente in una piola di Torino. Menù di bagna cauda, così all’uscita dispenseremo aliti di patriottismo alle popolazioni oppresse.


Massimo Gramellini
La Stampa, 8/2/2011
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Andalusia

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Andalusia

Jerez de la Frontera

Siviglia - Plaza de Espagna

Jerez de la Frontera - Tio Pepe

Jerez de la Frontera - Tio Pepe

Ronda

Costa del Sol

Ronda


Gibilterra

Gibilterra

venerdì 4 febbraio 2011

Poesia

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Poesia
(detto mariano don backy)


io che non ho
che non ho mai creduto nell'amore
e a niente che
facesse batter forte forte il cuore
adesso che
anch'io ho provato un poco di dolore
m'accorgo che
la vita e' poesia se c'e' l'amore
io credo che nel buio piu' profondo
una candela brillera'
e vivo perche' voglio bene al mondo
e a tutto quello che mi da
al vento che muove le foglie
al pianto di un bimbo
e alla poesia che canta il mare
io credo all'amore per te
all'amore per te
io credo che sopra ad un gabbiano
un'ombra bianca ci sara'
e il sole faccia splendere ogni giorno
per la mia felicita'
al vento che bacia la spiaggia
al chiaro di luna
adesso vedo che entra in me
e' nato l'amore per te
l'amore per te
e' nato l'amore per te
l'amore per te
per teeee

Link: http://www.youtube.com/watch?v=uVXXA6npqjM
Link: http://www.youtube.com/watch?v=0sWiPYm1t6E
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Post non graditi

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Nonno Kucco

I sultani di Sicilia

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Dopo attente riflessioni, la commissione incaricata di ridurre il numero dei consiglieri regionali siciliani da 90 a 70 ha deciso di soprassedere, «ben altri» essendo i problemi dell’isola. Non che abbia minimamente influito, ma per la completezza dell’informazione gioverà aggiungere che la commissione era composta dai consiglieri regionali medesimi. Il loro senso di responsabilità è al di sopra di ogni sospetto: di recente si sono ridotti lo stipendio del 10%. E’ vero, se ne sono aggiunti un altro 10%, alla voce «aggiornamenti culturali». Ma la cultura è importante. Come i viaggi di lavoro, del resto: 490 mila euro l’anno. E però non di sola cultura e di soli viaggi vive l’uomo. Così l’Assemblea regionale ha posto fine allo scandalo del ristorante interno, dove un pasto completo costava 11 euro. Il menu è stato raddoppiato (classico ed etnico), e il conto ridotto a 9. C’è poco da ridere: anche un risparmio di 2 euro può aiutare il bilancio familiare di persone che ne percepiscono appena 19.400 al mese, lordi.

Qualche lettore si starà domandando come mai i cittadini siciliani accettino questo scandalo finanziato dalle loro tasse (per inciso anche dalle nostre) senza ribellarsi. L’indole fatalista? Forse. Ma soprattutto il clientelismo: Palermo ha oltre ventimila dipendenti comunali. Per pagare i quali, a gennaio, il sindaco ha dovuto attingere ai fondi inviati da Roma per togliere la spazzatura dalle strade. Ventimila dipendenti, in effetti, sono un po’ troppi. Andrebbero ridotti, ma niente paura: se ne occuperà la prossima commissione.

Massimo Gramellini
La Stampa 4/2/2011
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E' una giungla.......

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"Non sussistono le condizioni per procedere all'emanazione del decreto legislativo in materia di federalismo fiscale municipale"

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in relazione al preannunciato invio, ai fini della emanazione ai sensi dell'articolo 87 della Costituzione, del testo del decreto legislativo in materia di federalismo fiscale municipale, approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri nella seduta di ieri sera, come risulta dal relativo comunicato, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in cui rileva che non sussistono le condizioni per procedere alla richiesta emanazione, non essendosi con tutta evidenza perfezionato il procedimento per l'esercizio della delega previsto dai commi 3 e 4 dall'art. 2 della legge n. 42 del 2009 che sanciscono l'obbligo di rendere comunicazioni alle Camere prima di una possibile approvazione definitiva del decreto in difformità dagli orientamenti parlamentari. Pertanto, il Capo dello Stato ha comunicato al Presidente del Consiglio di non poter ricevere, a garanzia della legittimità di un provvedimento di così grande rilevanza, il decreto approvato ieri dal Governo.
4/2/2011
Link: http://www.quirinale.it/

Art. 87.
Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale.
Può inviare messaggi alle Camere.
Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione.
Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo.
Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti.
Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione.
Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato.
Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l'autorizzazione delle Camere.
Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.
Presiede il Consiglio superiore della magistratura.
Può concedere grazia e commutare le pene.
Conferisce le onorificenze della Repubblica.


Decreto legislativo
Con la specifica locuzione decreto legislativo o decreto delegato si intende, in particolare nel diritto costituzionale italiano e spagnolo, un atto normativo avente forza di legge adottato dal potere esecutivo per delega espressa e formale del potere legislativo. Atti normativi similari esistono anche in altri ordinamenti, ma assumono una diversa denominazione.
Link: http://it.wikipedia.org/wiki/Decreto_legislativo



Legge 5 maggio 2009, n. 42

"Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione" 

pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 103 del 6 maggio 2009

Art. 2.
(Oggetto e finalità)
..................
3. I decreti legislativi di cui al comma 1 sono adottati su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, del Ministro per le riforme per il federalismo, del Ministro per la semplificazione normativa, del Ministro per i rapporti con le regioni e del Ministro per le politiche europee, di concerto con il Ministro dell'interno, con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e con gli altri Ministri volta a volta competenti nelle materie oggetto di tali decreti. Gli schemi di decreto legislativo, previa intesa da sancire in sede di Conferenza unificata ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono trasmessi alle Camere, ciascuno corredato di relazione tecnica che evidenzi gli effetti delle disposizioni recate dal medesimo schema di decreto sul saldo netto da finanziare, sull'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche e sul fabbisogno del settore pubblico, perché su di essi sia espresso il parere della Commissione di cui all'articolo 3 e delle Commissioni parlamentari competenti per le conseguenze di carattere finanziario, entro sessanta giorni dalla trasmissione. In mancanza di intesa nel termine di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, il Consiglio dei ministri delibera, approvando una relazione che è trasmessa alle Camere. Nella relazione sono indicate le specifiche motivazioni per cui l'intesa non è stata raggiunta.

4. Decorso il termine per l'espressione dei pareri di cui al comma 3, i decreti possono essere comunque adottati. Il Governo, qualora non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, ritrasmette i testi alle Camere con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni e rende comunicazioni davanti a ciascuna Camera. Decorsi trenta giorni dalla data della nuova trasmissione, i decreti possono comunque essere adottati in via definitiva dal Governo. Il Governo, qualora, anche a seguito dell'espressione dei pareri parlamentari, non intenda conformarsi all'intesa raggiunta in Conferenza unificata, trasmette alle Camere e alla stessa Conferenza unificata una relazione nella quale sono indicate le specifiche motivazioni di difformità dall'intesa.
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E' una giungla................

giovedì 3 febbraio 2011

Non servivano più

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Cento husky ammazzati in Canada, a Vancouver. Non da un cacciatore impazzito, ma da una valutazione di mercato. Gli husky erano stati ingaggiati per trainare le slitte dei turisti durante le Olimpiadi invernali. Finite le Olimpiadi, erano finiti gradualmente anche i turisti. I cani non servivano più. Era un costo mantenerli ed era un costo eliminarli, perché vai a trovare un veterinario che ti uccide gratis cento animali giovani e sani. Così i gestori delle slitte hanno incaricato dello sterminio un operaio, risparmiando persino sui proiettili: non più di uno per cane. Gli husky che non hanno avuto la fortuna di morire subito sono stati finiti a coltellate in una fossa comune ed è stato tale lo stress che il boia ha chiesto i danni ai suoi mandanti. Perciò la storia è diventata di dominio pubblico: per una questione di soldi, come per una questione di soldi era stato pianificato il massacro.

Quando l’economia divorzia dall’umanità partorisce orrori come questi. E senza neanche il surplus di ferocia che caratterizza i criminali classici. Con una freddezza implacabile da ragionieri esistenziali. Per i reggitori del gioco, quei cani non erano creature, ma numeri da usare per produrre altri numeri. Certe volte mi chiedo se i pochissimi bipedi che governano il mondo dalle torri eburnee dei loro non sempre meritati imperi finanziari - quelli, per intenderci, che l’altra domenica pontificavano a Davos - abbiano di noi una considerazione tanto diversa: numeri da usare per produrre altri numeri. Buoni per tirare la slitta finché serve. E poi.


Massimo Gramellini
La Stampa, 2/2/2011
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Il vestito di Carlà

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Carla Bruni non è più di sinistra. Ecco la classica notizia insignificante che piomba sul tavolo della redazione in una giornata plumbea e riesce quantomeno a provocare una smorfia. Madame Sarkozy non è più di sinistra, lo ha dichiarato lei in un’intervista, ed è una bella sorpresa, specialmente per la sinistra, che perso il voto di Carlà potrà dedicarsi a recuperare quelli della colf, della parrucchiera e della sarta di Carlà, che da decenni votano a destra, non foss’altro per reazione ai discorsi di Carlà.

Premessa: un maschio torinese non è la persona più obiettiva per giudicare colei che incarna la casta delle «cremine», come venivano chiamate ai tempi della mia e sua adolescenza le torinesi ricche, snob, enigmatiche e sostanzialmente stronze, nel senso di crudeli, per le quali la rivoluzione e i rivoluzionari erano un giochino cerebrale con cui ingannare la noia di esistenze facilitate dal destino. Con gli anni abbiamo imparato ad apprezzare la sua eleganza e a convincerci che nascondesse tesori di conoscenza. Ma certo il suo passaggio nell’area del non voto, se non addirittura fra le file del marito destrorso, va festeggiato come un momento di libertà. Sì, libertà di dire che i suoi dischi sono di una noia pazzesca, senza più correre il rischio di passare per insensibili. Libertà di vederla per quella che è, una donna di potere intelligente e spregiudicata, non una santa protettrice degli oppressi. Perché quelle come Carlà sono di destra dentro. E indossano le idee di sinistra come un vestito attillato che serve a fare colpo sugli illusi, ma prima o poi si strappa.
Massimo Gramellini
La Stampa, 1/2/2011

martedì 1 febbraio 2011

Costituzione della Repubblica Italiana - art. 41

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Art. 41
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.
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