sabato 28 novembre 2015

Rinaldi Antonio - poesie



Hai ricevuto questo post per e-mail e vuoi entrate nel blog? CLICCA QUI.
 Have you received this post by e-mail and you wish to entry in my blog? CLICK HERE 



Ho acquistato, tramite Amazon, presso la Libreria Piani già Naturalistica snc di Piero Piani & c.,
Via Mongiorgio 6 - Badia di Monte San Pietro (Bo), il libro di poesie di Antonio Rinaldi (Edizioni Mondadori - 1a edizione gennaio 1958):





Post collegati:
http://nonnokucco.blogspot.it/2010/10/antonio-rinaldi.html
http://nonnokucco.blogspot.it/2011/01/rinaldi-antonio.html
----------
----
--




lunedì 16 novembre 2015

Avviso

NonnoKucco non invierà più i post di PENSIERI.....E RICORDI - OPINIONS...AND MEMORIES tramite e-mail.
Chi desidera entrare nel blog dovrà digitare nonnokucco.blogspot.it.

NonnoKucco will not send more posts by ..... PENSIERI.... E RICORDI - OPINIONS... AND MEMORIES ... by e-mail.
Those who want to enter the blog would type nonnokucco.blogspot.it.


Ferrara, 17 novembre 1944 - l'eccidio del Doro

LA SCHEDA STORICA
Ferrara, 17 novembre 1944 – Una strage nazista:
 l’eccidio del Doro

(Testo a cura del Museo del Risorgimento e della Resistenza)

Sul finire dell’agosto 1945 – a poco più di quattro mesi dalla Liberazione di Ferrara – nell’immediata periferia della città, nei pressi di Caffè del Doro, vengono disseppelliti i corpi di sette uomini, scomparsi l’anno precedente dopo essere stati prelevati nottetempo dal carcere cittadino, dove erano stati rinchiusi per attività antifascista, in seguito agli arresti avvenuti tra il 7 ed il 26 ottobre 1944.

Si tratta di Mario Agni, Mario Arnoldo Azzi, Giuseppe Franceschini, Gigi Medini, Michele Pistani, Alberto Savonuzzi, Antenore Soffritti, tutti impegnati in prima persona – ed alcuni con incarichi di responsabilità, sia a livello militare che a livello politico – nella Resistenza al nazifascismo.

Arrestati per ordine di Carlo De Sanctis – a capo dell’Ufficio politico della Questura dal luglio 1944 – furono prima portati nelle “camere di sicurezza” di Castello Estense, poi nel carcere di via Piangipane e subirono pesanti interrogatori, per alcuni accompagnati da vere e proprie torture. Vennero infine trucidati dalle SS tedesche, comandate dal maresciallo Pustowka, con un colpo di pistola alla nuca all’alba del 17 novembre dello stesso anno nei pressi di Caffè del Doro, dove erano stati trasportati su un furgone messo a disposizione da De Sanctis e guidato dall’SS italiana Alfredo D’Agostini.

I corpi furono frettolosamente sepolti in una improvvisata “fossa comune”, cioè nel cratere aperto da una bomba e fino al momento del ritrovamento delle salme – a Liberazione avvenuta – sulla sorte degli scomparsi nulla si seppe di certo. Ai familiari – che si erano peraltro visti consegnare gli effetti dei loro congiunti – De Sanctis dichiarò che erano stati prelevati dalle SS e deportati in Germania. Tra coloro che erano rimasti in carcere e negli stessi ambienti della Resistenza – che aveva tentato – in particolare dopo il ritorno a Ferrara del comunista Spero Ghedini, nome di battaglia “Antonio”, come Commissario politico della 35° Brigata partigiana Garibaldi di Ferrara , senza riuscirci, di liberare i sette detenuti , i cui incarichi erano particolarmente nevralgici per l’organizzazione – circolarono voci, mai confermate, di sommarie esecuzioni.

Il processo ai presunti responsabili dell’eccidio – che si tenne nell’immediato dopoguerra – dimostrò senza alcun dubbio che i sette partigiani erano stati trasportati dalle carceri a Caffè del Doro da un drappello di SS comandato dal Maresciallo Pustowka con un furgone messo a disposizione dalla Questura, diretta da Carlo De Sanctis e guidato da un SS italiano, Alfredo D’Agostini.

Post collegato:

Ferrara - Eccidio del Caffè del Doro - 17 novembre 1944



domenica 1 novembre 2015

Ferrara - le mura e i colori dell'autunno

1° novembre 2015.
 Ferrara - le mura e i colori dell'autunno