lunedì 26 agosto 2024

IL TRICOLORE

 IL TRICOLORE

Alcune sere fa, per commemorare Alan Delon, è stato riproposto il film "Il Gattopardo" e, sarà una sciocchezza, ma i garibaldini sventolavano la bandiera tricolore senza lo stemma di Savoia al centro.

Il Tricolore nell'Italia unita Al centro della bandiera era collocato lo stemma di Casa Savoia, uno scudo rosso con una croce bianca. Nel 1861, quando fu proclamato il Regno d'Italia, questa bandiera fu adottata ufficialmente e restò l'emblema del Paese fino alla proclamazione della Repubblica nel 1946.2 giu 2022
 
 
La bandiera del Regno di Sardegna (1851-1861), che poi diventò il vessillo del Regno d'Italia (1861-1946)


Bandiera d'Italia

SoprannomeIl Tricolore
Proporzioni2:3
(bandiera di guerra 1:1)
Simbolo FIAVBandiera nazionale
ColoriPantone

     (17-6153)

     (11-0601)

     (18-1662)

CMYK

     (C:100 M:0 Y:100 K:0)

     (C:0 M:0 Y:0 K:5)

     (C:0 M:100 Y:100 K:0)

RGB

     (R:0 G:140 B:69)

     (R:244 G:249 B:255)

     (R:205 G:33 B:42)

UsoBandiera civile e di Stato
Tipologianazionale
Adozione19 giugno 1946[1][2][3]
NazioneBandiera dell'Italia Italia
Altre bandiere ufficiali
Bandiera navale civileBandiera navale civile Bandiera navale civile Bandiera normale o bandiera di diritto 2:3
Bandiera navale governativaBandiera navale governativa Bandiera navale di stato Bandiera normale o bandiera di diritto 2:3
Bandiera navale militareBandiera navale militare Bandiera navale militare Bandiera normale o bandiera di diritto 2:3
Mostrata verticalmenteMostrata verticalmente Bandiera nazionale Bandiera normale o bandiera di diritto 3:2
Stendardo del Presidente della RepubblicaStendardo del Presidente della Repubblica Bandiera di stato Bandiera normale o bandiera di diritto 1:1
Stendardo del Presidente del ConsiglioStendardo del Presidente del Consiglio Bandiera di stato Bandiera normale o bandiera di diritto 2:3
Stendardo dei Presidenti emeritiStendardo dei Presidenti emeriti Bandiera di stato Bandiera normale o bandiera di diritto 1:1
Stendardo del Presidente
supplente
Stendardo del Presidente supplente Bandiera di stato Bandiera normale o bandiera di diritto 1:1

domenica 25 agosto 2024

QUARTESANA (Ferrara) - CHIESA DI SAN GIORGIO MARTIRE






La chiesa di San Giorgio Martire è documentata nel 1186 e il tempio primitivo, di dimensioni ridotte rispetto all'attuale, aveva l'accesso rivolto a sud e nella seconda metá del XVI secolo assunse l'attuale orientamento. Il campanile, costruito attorno all'anno Mille, è alto 21 metri e secondo diversi studiosi era in origine una torre romanica guardesana, punto di riferimento per le imbarcazioni in navigazione sul Sandalo. 
Il nome del piccolo paese, sorto attorno al IX secolo, deriverebbe dal latino medievale "Quartisima" o "Quartisiana", in quanto sorgeva  su un territorio gravato da contributi annui pari ad un quarto di ciò che veniva prodotto; vi sono poi altre teorie, come quella di chi che afferma che nel luogo dove il fiume Sandalo (ora scomparso) si staccava dal Po di Volano, in prossimità di Codrea, fu fondata anticamente una "Guardesana", ovvero un posto di guardia, da cui poi "Quartesana".

 

venerdì 16 agosto 2024

COE SI PRODUCE LA PLASTICA

 COME SI PRODUCE LA PLASTICA

Questo post è stato tratto, pari pari, da:

https://blublublu.it/sostenibilita/plastica-cose-e-come-si-produce/

Siamo circondati dalla plastica. Ne esistono così tanti tipi diversi che a volte non sappiamo nemmeno di avere tra le mani oggetti plastici. Ma come si produce la plastica?

La prima sostanza plastica creata dall’uomo è stata la celluloide creata dal tipografo Hyatt nel 1869 cercando un’alternativa all’avorio per la fabbricazione delle palle del biliardo. La celluloide fu dunque la prima sostanza plastica artificiale creata ed è fatta di canfora, azoto e cellulosa. Dopo vent’anni la Kodak la utilizzò per produrre le prime pellicole fotografiche.

Fu il chimico Baekeland nel 1909 a creare la bachelite un composto di fenolo e formaldeide che si modellava con il calore e una volta raffreddata non cambiava più forma: era la prima plastica termoindurente ed è usata ancora oggi.

Con gli anni Venti iniziarono i primi esperimenti con il petrolio e da allora furono poi create molti altri tipi di plastica come il plexiglass. il poliuretano, il nylon (usato nel settore tessile) e il moplen inventato dall’italiano Giulio Natta nel 1954 che per questa invenzione ricevette anche il Premio Nobel.

Ma cos’è la plastica? E che proprietà ha?

La plastica è composta da monomeri di carbonio e idrogeno ricavati dal petrolio e dal metano. le microparticelle di questi elementi vengono messi in successione formando polimeri prima in forme di resine molli e poi di granuli e polveri che vengono consegnati alle fabbriche per la produzione dei diversi prodotti.

Esistono però diversi tipi di plastica. I principali sono:

  • PE (polietilene) è la plastica usata per la produzione di sacchetti, nastri adesivi, bottiglie, sacchi per la spazzatura, tubi e giocattoli
  • PP (polipropilene) è la plastica utilizzata per la produzione di oggetti per l’arredamento, contenitori del cibo e flaconi di detersivi e saponi
  • PVC (cloruro di polivinile) è il materiale plastico usato per le vaschette delle uova, per i tubi e per le pellicole isolanti
  • PET (polietilenterftalato) è la plastica usata soprattutto per le bottiglie di acqua minerale e bibite, perché è l’unica in grado di trattenere l’anidride carbonica ed è (insieme alla PE) la più facile da riciclare.
  • PS è la sigla che indica il polistirene, meglio conosciuto come polistirolo

La plastica è un materiale solido, resistente e impermeabile; è anche un isolante elettrico, termico e acustico. Ma soprattutto la plastica non è biodegradabile. Se non viene riciclata un contenitore di polistirolo impiega 50 anni per decomporsi, una bottiglia di plastica più di 100, e così anche i sacchetti o i piatti e i bicchieri in plastica.

Ecco perché è importantissimo fare la raccolta differenziata la plastica è riciclabile ed è quindi importante che non venga dispersa nell’ambiente. Altrettanto importante è che non venga sprecata. Quando si può, è bene non usarla, ci sono tante alternative: dai sacchetti biodegradabili al supermercato, agli erogatori di acqua in ufficio ai detersivi sfusi. L’importante è non abbandonare mai la plastica nell’ambiente e smaltirla nel modo migliore.

 

sabato 10 agosto 2024

COME SI PRODUCE IL VETRO?

 COME SI PRODUCE IL VETRO?

La prima risposta alla mia domanda l'ho trovata sul sito

https://www.geopop.it/come-si-produce-il-vetro/ 

da consultare per approfondire.

Il vetro si ottiene fondendo la sabbia con la soda (in forma di carbonato o solfato) a temperature attorno ai 1500-1550 gradi circa. Una volta ottenuto il fuso viene raffreddato rapidamente e si ottiene il vetro.

Da un punto di vista chimico, il vetro è un materiale amorfo, quindi privo di una struttura interna ordinata. In altre parole, viene fatto raffreddare così in fretta da non lasciare il tempo alle molecole di organizzarsi in strutture ordinate ma le “congela” in posizioni disordinate.

Non dimentichiamoci poi che esiste il vetro anche in natura: un esempio tipico è l’ossidiana. Questa si forma quando viene emesso del magma che si raffredda molto velocemente a contatto con l’atmosfera. Guarda caso, sia il vetro che l’ossidiana sono a base di silice!


Puoi approfondire anche su

https://www.studiarapido.it/come-si-fa-il-vetro-spiegato-semplice/

venerdì 2 agosto 2024

SS.GIUSEPPE, TECLA E RITA - FERRARA

 

FERRRA - SS.GIUSEPPE, TECLA E RITA




Convento dei SS. Giuseppe, Tecla e Rita

106, Via Carlo Mayr - 44100 Ferrara (FE)












Chiesa del Convento dei Santi Giuseppe, Rita e Tecla (già dei pp. agostiniani scalzi).

I padri agostiniani scalzi, dopo aver aperto una casa in Comacchio nel 1623, vennero pure a Ferrara avendo cura inizialmente della chiesa dei SS. Simone e Giuda. 
Si trasferirono, poi, nel 1625 in due case della ‘Via Grande’, allestendo una cappella provvisoria e ponendo la prima pietra della chiesa odierna, che fu aperta al culto nel Natale del 1646 e consacrata nel 1671 dal vescovo di Bertinoro, Guido Bentivoglio. La chiesa è dedicata a S. Giuseppe, in ricordo della protezione del santo verso la città di Ferrara nel terremoto del 19 marzo 1624. 
La soppressione totale dell’Ordine degli agostiniani scalzi fu nel 1810: la chiesa fu lasciata aperta, e vi rimasero per l’ufficiatura alcuni dei religiosi stessi secolarizzati; in seguito, essi si diedero premura per il loro ristabilimento; e vi riuscirono nel 1828.