domenica 24 agosto 2025

LA VENDEMMIA e SCIOGLILINGUA

 


 

AD LUNI - DI LUNEDI'

 

 

F A N G H E T 

(NINO TAGLIANI)

IL DONN AD FRARA - LE DONNE DI FERRARA

 
 
F A N G H E T 
(NINO TAGLIANI)
 

 

PIACENTINI GIORGIO

 PIACENTINI GIORGIO (1902 - 1969)



Ferrara omaggia la memoria di Giorgio Piacentini (1902 - 1969), Cavaliere del Lavoro, imprenditore e filantropo. Oggi è stata infatti intitolata a lui la rotatoria tra via Caldirolo e via Gaetano Turchi, che si trova a pochi passi da quella che fu un tempo la sede del calzaturificio Zenith, divenuto sotto la guida di Piacentini un'eccellenza manifatturiera e industriale del panorama produttivo italiano nel dopoguerra.


La cerimonia di intitolazione è in programma questa mattina, alla presenza per l’Amministrazione Comunale dell’assessore Stefano Vita Finzi e dei familiari di Giorgio Piacentini. La proposta di intitolazione, su suggerimento di Carlos Dana, nipote di Giorgio Piacentini, e del pronipote Giorgio Pizzirani, è stata approvata dalla Commissione cittadina per la Toponomastica e dalla Giunta comunale e, infine, autorizzata dalla Prefettura di Ferrara.


“Con questa intitolazione il Comune di Ferrara rende omaggio al nome e alla storia di un personaggio che ha impegnato tutta la sua vita a favore dell'industria ferrarese, anticipando concetti e azioni quali il welfare aziendale e iniziative di carattere culturale e sociale, rivolte a tutto il territorio, come con l’istituzione del Premio Estense e del Cineclub Fedic Ferrara. Si tratta di un piccolo gesto, che ha per noi però un grande valore: ricordare questa importantissima figura attribuendogli un luogo di Ferrara, che tanto ha amato, vicino a quello che è stato il suo universo professionale e umano. Ringrazio la famiglia per essere presente oggi e per essersi prodigata nell’operazione di intitolazione. L’augurio è che la figura di Giorgio Piacentini che possa essere modello ed esempio per tutti noi”, così l’assessore Stefano Vita Finzi Zalman, che ha ringraziato per il lavoro l’ufficio Toponomastica del Comune di Ferrara.


Figlio di proprietari terrieri della Bassa Ferrarese, sposato con Jolanda Buzzoni nel 1925, Giorgio Piacentini divenne industriale di primo piano a seguito della scomparsa del suocero Edgardo Buzzoni, avvenuta nel 1928. Raccolse infatti l’eredità imprenditoriale fondando e diventando titolare della Zenith, insieme al cognato Andrea. Nelle sue mani, infatti, l'azienda decollò diventando leader nel settore delle calzature eleganti da uomo e da bambino, con esportazioni record in America e non solo. Se nel 1929 le maestranze occupate sono 135, con una produzione quotidiana di 160 paia di calzature, nel 1943 la Zenith raggiunge i 510 dipendenti, raggiungendo una produzione di 2250 paia di scarpe al giorno, di cui in alta percentuale sono di tipo militare.


La guerra fu un durissimo scoglio per i Buzzoni-Piacentini, come riportano le cronache del tempo. Lo stabilimento viene bombardato più volte e duramente, tanto che a fine del conflitto la fabbrica si trova rasa al suolo, con trecento operai senza lavoro. Dopo la Liberazione Piacentini affronta la ripresa dell’attività in locali di fortuna. Sul finire del 1948 viene decisa la costruzione del nuovo stabilimento in via Caldirolo al civico 84, che sarà ultimata nel 1950. Il nuovo opificio dà da lavorare a 500 unità tra operai e impiegati con una produzione giornaliera di circa 800 paia di calzature. “La complessa costruzione industriale, sorta in un'area di 23mila metri quadri, costituisce quanto di più razionale può riunire in sé uno strumento produttivo di tale importanza. Perché non solo il dott. Piacentini ha cercato con il riammodernamento degli impianti e una geniale distribuzione del lavoro di organizzare il ciclo produttivo secondo i più recenti dettami della tecnica moderna, ma si è parimenti preoccupato che il nuovo complesso fosse dotato di servizi ausiliari e igienici: mense, spaccio, ambulatorio medico e biblioteca, attuato con criteri organici e confortevoli", come si legge in un interessante ritratto di Piacentini, che emerge dai documenti conservati negli archivi della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. Attenzione viene posta anche al welfare aziendale, con l’invio in colonia per oltre 50 bambini dei lavoratori “a totale carico della Zenith”, “anticipazioni ai capi famiglia per l’acquisto di appartamenti” e donazione a ciascun operaio di una ‘sporta’ contenente ogni genere di vettovaglia per Natale e “cospicui premi in denaro”.


Ma il nome di Giorgio Piacentini non è solo legato alla vicenda economica e imprenditoriale di Ferrara. Fu infatti sua l’idea, mentre era presidente provinciale dell’Unione industriali, di fondare il Premio Estense, la cui prima edizione si svolse nel 1965.


Anche il Cineclub Fedic Ferrara fu fondato qualche anno prima, nel 1953, per iniziativa di Piacentini. Il circolo di cultura cinematografica ferrarese fu riconosciuto come il migliore d’Italia già pochi anni dopo, nel 1956 e anche nel 1957.


Istituì negli stessi anni anche un asilo infantile a Fossanova San Marco, borgo che era divenuto residenza della famiglia Piacentini. La struttura scolastica viene considerata tra le migliori della provincia, con oltre 350 metri quadri di area coperta che consente l'assistenza di 150 bambini della zona e dispone di sale per lavoro e doposcuola.

Quanto sopra tratto da:

https://www.comune.ferrara.it/it/b/57890/intitolata-al-cavaliere-del-lavoro-giorgio-piacentini-la-rotatoria-tra 

 

ARCHIMEDE

Alcune notizie su Archimede tratte dal sito, (come solito), di Wikipedia al quale vi rimandiamo se volete approfondire l'attività del matematico, fisico e ............

 https://it.wikipedia.org/wiki/Archimede

Archimede di Siracusa (in greco antico: Ἀρχιμήδης?, Archimédēs; Siracusa, 287 a.C. circa – Siracusa, 212 a.C.[1]) è stato un matematico, fisico e inventore siceliota.

Considerato come uno dei più grandi scienziati e matematici della storia, contribuì ad aumentare la conoscenza in settori che spaziano dalla geometria all'idrostatica, dall'ottica alla meccanica: fu in grado di calcolare la superficie e il volume della sfera e formulò le leggi che regolano il galleggiamento dei corpi; in campo ingegneristico, scoprì e sfruttò i principi di funzionamento delle leve e il suo stesso nome è associato a numerose macchine e dispositivi, come la vite di Archimede, a dimostrazione della sua capacità inventiva. Circondate ancora da un alone di mistero sono invece le macchine da guerra che Archimede avrebbe preparato per difendere Siracusa dall'assedio romano.

La sua vita è ricordata attraverso numerosi aneddoti, talvolta di origine incerta, che hanno contribuito a costruire la figura dello scienziato nell'immaginario collettivo. È rimasta celebre nei secoli, ad esempio, l'esclamazione èureka! (εὕρηκα! - ho trovato!) a lui attribuita dopo la scoperta del principio sul galleggiamento dei corpi che ancora oggi porta il suo nome. 

 Il principio del sollevamento della vite di Archimede

 


domenica 10 agosto 2025

 

Via Cisterna del Follo, a Ferrara, inizia dall'incrocio tra via Savonarola, via Madama e via Ugo Bassi ed arriva a viale Alfonso I d'Este, vicino al Baluardo di San Tommaso.

Storia

Palazzo Bonacossi, in via Cisterna del Follo.

L'area dove si trova la via fu interessata dall'opera di ampliamento di Biagio Rossetti nell'ambito dell'addizione voluta da Ercole I d'Este. In quell'area, che corrisponde circa al luogo dove poi venne edificata la prospettiva di corso Giovecca, esisteva già dal 1370 il Canton del Follo. Più tardi un genovese, tale Urbano Trincherio, impiantò nella zona una fabbrica di panni d'oro e di broccati e per la lavorazione della seta.

Altre notizie storiche sulla strada si hanno da quando vi fu costruito un palazzo per Nerone Diotisalvi nel 1470 dopo che questi era fuggito da Firenze nel 1460 perché coinvolto in una congiura contro i Medici e accolto in Ferrara da Borso d'Este.

Sempre su questa via era presente una chiesa ed un convento di monache Servite.

Origini del nome

In tempi passati fu chiamata via Diotisalvi dal Diotisalvi che qui vi costruì il palazzo in seguito noto come palazzo Bonacossi.

Il nome di cisterna del Follo prende origine probabilmente nel XIV secolo quando nella via esisteva un pozzo (o una cisterna) utilizzato per lavare la lana grezza e per follare i panni, cioè battere la lana ed infeltrirla rendendo più compatto il suo pelo.  La via quindi, assieme a poche altre in città, conserva ancora traccia nel suo nome degli antichi mestieri artigianali che facevano parte delle attività legate alle antiche corporazioni delle arti e mestieri.

From:

https://it.wikipedia.org/wiki/Via_Cisterna_del_Follo

 Dal Vocabolario della Lingua Italiana di Nicola Zingarelli:

- FOLLARE : sottoporre a follatura i tessuti di lana;

- FOLLATURA: 

1 - operazione con la quale si fanno restringere e assodare i panni di lana sottoponendoli a pressione, a sfregamento e ad azioni chimiche in bagni alcalini o acidi.

2 - pigiatura dell'uva. Pratica enologica consistente nel risospingere al fondo delle botti le vinacce che, durante la fermentazione, vengono a galla, al fine di ottenere una migliore vinificazione del mosto, e quindi vini più limpidi e purgati.

 

GIOVANNI PASCOLI

 

GIOVANNI PASCOLI nacque nella casa materna di San Mauro di Romagna il 31 dicembre 1855. Figlio quartogenito di Caterina Vincenzi Alloccatelli e di Ruggero Pascoli, ebbe come fratelli Margherita, Giacomo, Luigi, Raffaele, Giuseppe, Ida e Maria (altre due sorelle, Ida e Carolina, morirono in tenera età). Visse felicemente i primi anni della sua vita nella casa natale di San Mauro, trascorrendo giorni spensierati nella tenuta dei Principi Torlonia chiamata “La Torre” che il padre Ruggero amministrava.

Nel 1862, all’età di sette anni, Giovanni cominciò a frequentare, insieme ai fratelli maggiori Giacomo e Luigi, il collegio dei Padri Scolopi di Urbino, dove resterà fino ai sedici anni.

L’omicidio di Ruggero Pascoli

Il 10 agosto 1867, il padre venne ucciso in un agguato (il mandante non verrà mai incriminato) mentre ritornava da Cesena col suo calesse trainato dalla fedele cavallina storna. Questo lutto ed altre disgrazie familiari lasciarono profondamente il segno nella vita e nell’opera del poeta. Dopo la morte del padre, la famiglia si raccolse nella casa nativa di San Mauro; l’anno dopo morì la sorella Margherita e pochi mesi dopo anche la madre. Seguirono lunghi periodi di grandi ristrettezze. Giovanni ritornò nel collegio di Urbino, ma nel 1871, a causa dei debiti della famiglia, fu costretto a lasciarlo.

Proseguì gli studi liceali a Rimini, poi a Firenze, conseguendo la maturità a Cesena.

Nel 1873 vinse una Borsa di studio presso l’Università di Bologna, guadagnandosi la stima e la protezione del Carducci. In seguito, perse il sussidio per aver partecipato ad una manifestazione politica e dovette trascorrere 107 giorni in carcere, non potendosi iscrivere al terzo anno di studi. Uscì dal carcere con una visione diversa del mondo e della vita, rinnovata nel sentimento del destino comune di infelicità, che rende inutile l’odio tra gli individui.

Il giovane Pascoli

Nel 1876, dopo la morte del fratello Giacomo, conobbe Andrea Costa e si avvicinò al Socialismo.

Nel 1880, nuovamente ottenuto il sussidio, riprese gli studi e nel 1882 si laureò con una tesi su Alceo. Iniziò quindi la sua carriera di insegnante e di letterato. Insegnò ai licei di Matera, Massa e Livorno; ebbe un incarico straordinario all’Università di Bologna, poi fu professore alle Università di Messina, Pisa e Bologna.

Nel 1885, realizzando il desiderio delle sorelle di ricostruire il “nido” di San Mauro, portò con sè a Massa Ida e Maria, che si trovavano a Sogliano presso la zia Rita.

Nel 1892 partecipò al concorso di poesia latina di Amsterdam con il poemetto Veianius, vincendo il primo premio (una medaglia d’oro massiccio): la prima di altre dodici, sempre dello stesso premio olandese. Più tardi acquistò una villa a Castelvecchio Barga, dove visse con la sorella Maria fino alla fine dei suoi giorni.

Nel 1905 fu chiamato a succedere al Carducci nella Cattedra di Letteratura Italiana all’Università di Bologna.

Morì a Bologna il 6 aprile 1912. Con lui si spegne una delle sensibilità umane più complesse ed una delle voci poetiche più singolari del Novecento.

FROM:

https://www.accademiapascoliana.it/vita-di-giovanni-pascoli/ 

10 AGOSTO - poesia di Giovanni Pascoli

 10 AGOSTO

San Lorenzo, Io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.


Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.


Ora è là come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.


Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido
portava due bambole in dono…


Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.


E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!

 La poesia che commemora il 10 agosto è "X Agosto" di Giovanni Pascoli. Questa poesia, scritta in memoria del padre Ruggero ucciso il 10 agosto 1867, riflette sul dolore e l'ingiustizia. Pascoli associa la notte di San Lorenzo, con le sue stelle cadenti, alla perdita del padre e alla morte della rondine, creando un legame simbolico tra la tragedia personale e il dolore universale. 

Parafrasi X agosto

San Lorenzo, io so perché (oggi) così tante stelle splendono e cadono nel cielo tranquillo e perché un così grande pianto brilla nell’orizzonte concavo della notte.
Una rondine stava tornando al tetto, la uccisero e cadde tra i rovi: nel becco aveva un insetto, la cena per i suoi piccoli.
Adesso è lì, con le ali aperte come in croce, e dal becco porge ancora il verme al cielo lontano. I suoi piccoli, nel nido, continuano ad aspettarla nell’ombra e pigolano sempre più piano.
Anche un uomo stava tornando a casa: quando lo uccisero disse "Perdono" e nei suoi occhi aperti rimase un grido; portava con sé due bambole, in regalo.
Ora lì, nella casa solitaria, lo aspettano inutilmente: il suo corpo immobile e attonito mostra le bambole al cielo lontano.
(Ecco perché piangi:) Tu Cielo, infinito e immortale, dall’alto dei mondi sereni in cui risiedi inondi di stelle questo nostro mondo, un atomo opaco fatto di dolore.

 


giovedì 7 agosto 2025

ANTIPAPA


Elenco cronologico degli antipapi storici

Dal II secolo alla prima metà del XIV

Nome pontificale Ritratto Inizio antipontificato Fine antipontificato Nome secolare Opposto a
Sant'Ippolito[N 1] 217 235
Papa Callisto I, Papa Urbano I, Papa Ponziano
Novaziano
251 258
Papa Cornelio, Papa Lucio I, Papa Stefano I, Papa Sisto II
Felice II[N 2] 355 365
Papa Liberio
Ursino
366 367
Papa Damaso I, Papa Siricio
Eulalio
418 419
Papa Bonifacio I
Lorenzo 498 506
Papa Simmaco
Dioscuro[N 3]
22 settembre 530 14 ottobre 530

Teodoro II[N 4]
686

687
Pasquale
687
Papa Sergio I
Teofilatto[N 5]
aprile 757 maggio 757
Papa Paolo I
Costantino II
767 768
Papa Paolo I, Papa Stefano III
Filippo[N 6]
31 luglio 768
Papa Stefano III
Giovanni VIII
844
Papa Sergio II
Anastasio III[N 7]
855
Papa Benedetto III
Cristoforo[N 8] 903 904
Papa Leone V
Dono II[N 9] 973 974

Bonifacio VII[N 10] 974 Francone di Ferruccio Papa Benedetto VI, Papa Giovanni XIV
984 985
Giovanni XVI[N 11] 997 998 Giovanni Filagato Papa Gregorio V
Gregorio VI
1012
Papa Benedetto VIII
Benedetto X[N 10] 1058 1059 Giovanni Mincio
Onorio II
1061 1064 Pietro Cadalo Papa Alessandro II
Clemente III 1080 8 settembre 1100 Guiberto di Ravenna Papa Gregorio VII, Papa Vittore III, Papa Urbano II, Papa Pasquale II
Teodorico[N 12]
10 settembre 1100 1101 Teodorico Papa Pasquale II
Adalberto[N 13]
1101 Adalberto
Silvestro IV[N 14]
1105 1111 Maginulfo
Gregorio VIII
1118 1121 Maurice Bourdin Papa Gelasio II, Papa Callisto II
Anacleto II
1130 1138 Pietro Pierleoni Papa Innocenzo II
Vittore IV
1138 Gregorio Conti
Vittore IV
1159 1164 Ottaviano dei Crescenzi Papa Alessandro III
Pasquale III[N 15]
1164 1168 Guido di Crema
Callisto III[N 16]
1168 1178 Giovanni di Struma
Innocenzo III[N 17]
1179 1180 Lando di Sezze
Niccolò V[N 18]
1328 1330 Pietro Rainalducci Papa Giovanni XXII
Nome pontificale Ritratto Inizio antipontificato Fine antipontificato Nome secolare Opposto a

Scisma d'Occidente

Linea avignonese

Nome pontificale Ritratto Stemma Inizio antipontificato Fine antipontificato Nome secolare Opposto a
Clemente VII 20 settembre 1378 16 settembre 1394 Roberto di Ginevra Papa Urbano VI, Papa Bonifacio IX
Benedetto XIII[N 19] 16 settembre 1394 23 maggio 1423 Pedro Martínez de Luna y Pérez de Gotor
Clemente VIII[N 20]
10 giugno 1423 26 luglio 1429 Gil Sánchez de Muñoz Papa Martino V, Antipapa Benedetto XIV (Garnier)
Benedetto XIV[N 21]

12 novembre 1425 1430 Bernard Garnier Papa Martino V, Antipapa Clemente VIII
Benedetto XIV

1430 1437 Jean Carrier Papa Martino V, Papa Eugenio IV
Nome pontificale Ritratto Stemma Inizio antipontificato Fine antipontificato Nome secolare Opposto a

Linea pisana

Nome pontificale Ritratto Stemma Inizio antipontificato Fine antipontificato Nome secolare Opposto a
Alessandro V[N 10] 26 giugno 1409 3 maggio 1410 Pietro Filargo Papa Gregorio XII, Antipapa Benedetto XIII
Giovanni XXIII[N 22] 17 maggio 1410 29 maggio 1415 Baldassarre Cossa
Nome pontificale Ritratto Stemma Inizio antipontificato Fine antipontificato Nome secolare Opposto a

Dopo il Concilio di Costanza

Nome pontificale Ritratto Stemma Inizio antipontificato Fine antipontificato Nome secolare Opposto a
Felice V[N 23] 5 novembre 1439 24 luglio 1449 Amedeo VIII di Savoia Papa Eugenio IV, Papa Niccolò V

Per approfondire visita il sito:

https://it.wikipedia.org/wiki/Antipapa

 

domenica 3 agosto 2025

UGO FOSCOLO

 UGO FOSCOLO

 

 


 

Niccolò Foscolo, detto Ugo (Zante, 6 febbraio 1778 – Londra, 10 settembre 1827), è stato un poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore, critico letterario e patriota italiano, uno dei principali letterati del neoclassicismo e del preromanticismo.

Fu uno dei più notevoli esponenti letterari italiani del periodo a cavallo fra Settecento e Ottocento, nel quale si manifestarono e cominciarono ad apparire in Italia le correnti neoclassiche e romantiche, durante l'età napoleonica e la prima Restaurazione.

Costretto fin da giovane ad allontanarsi dalla sua patria (l'isola greca di Zacinto/Zákynthos, oggi nota in italiano come Zante), allora territorio della Repubblica di Venezia, si sentì esule per tutta la vita, strappato da un mondo di ideali classici in cui era nato e cresciuto, tramite la sua formazione letteraria e il legame con la terra dei suoi antenati (nonostante un fortissimo legame con l'Italia, che considerava la propria madrepatria). La sua vita fu caratterizzata da viaggi e fughe, a causa di motivi politici (militò nelle forze armate degli Stati napoleonici, ma in maniera molto critica, e fu un oppositore degli austriaci, a causa del suo carattere fiero, dei suoi sentimenti italiani e delle sue convinzioni repubblicane), ed egli, privo di fede religiosa e incapace di trovare felicità nell'amore di una donna, avvertì sempre dentro di sé un infuriare di passioni.

Come molti intellettuali della sua epoca, si sentì però attratto dalle splendide immagini dell'Ellade, simbolo di armonia e di virtù, in cui il suo razionalismo e il suo titanismo di stampo romantico si stemperavano in immagini serene di compostezza neoclassica, secondo l'insegnamento del Winckelmann.

Tornato per breve tempo a vivere stabilmente in Italia e nel Lombardo-Veneto (allora ancora parte del Regno d'Italia napoleonico) nel 1813, partì presto in un nuovo volontario esilio e morì povero qualche anno dopo a Londra, nel sobborgo di Turnham Green. Dopo l'Unità d'Italia, nel 1871, le sue ceneri furono riportate per decreto del governo italiano in patria e inumate nella basilica di Santa Croce a Firenze, il Tempio dell'Itale Glorie da lui cantato nei Sepolcri (1806). 

 

Per approfondire e per maggiori informazioni visita il sito: 

https://it.wikipedia.org/wiki/Ugo_Foscolo

giovedì 31 luglio 2025

IL MORO DELLA CIMA di Paolo Malaguti

 IL MORO DELLA CIMA





lunedì 28 luglio 2025

LA LISTA DEI PAPI - DA XVI SECOLO AL XIX SECOLO

 LA LISTA DEI PAPI - DA XVI SECOLO AL  XIX SECOLO

XVI secolo

Nome pontificale Ritratto Stemma Inizio pontificato Fine pontificato Nome secolare Luogo di nascita Sepoltura
215 Pio III 22 settembre 1503 18 ottobre 1503 Francesco Nanni Todeschini Piccolomini Sarteano, Repubblica di Siena Basilica di Sant'Andrea della Valle
216 Giulio II 1º novembre 1503 21 febbraio 1513 Giuliano Della Rovere Albisola, Repubblica di Genova Basilica di San Pietro in Vincoli
217 Leone X 9 marzo 1513 1º dicembre 1521 Giovanni di Lorenzo de' Medici Firenze, Repubblica fiorentina Santa Maria sopra Minerva
218 Adriano VI 9 gennaio 1522 14 settembre 1523 Adriaan Florenszoon (originariamente Floriszoon) Boeyens d'Edel Utrecht, Sacro Romano Impero Santa Maria dell'Anima
219 Clemente VII 19 novembre 1523 25 settembre 1534 Giulio Zanobi di Giuliano de' Medici Firenze, Repubblica fiorentina Santa Maria sopra Minerva
220 Paolo III 13 ottobre 1534 10 novembre 1549 Alessandro Farnese Canino, Stato Pontificio Basilica di San Pietro
221 Giulio III 7 febbraio 1550 23 marzo 1555 Giovanni Maria Ciocchi Del Monte Monte San Savino, Repubblica fiorentina Grotte Vaticane
222 Marcello II 9 aprile 1555 1º maggio 1555 Marcello Cervini degli Spannocchi Montefano, Stato Pontificio Grotte Vaticane
223 Paolo IV 23 maggio 1555 18 agosto 1559 Gian Pietro Carafa Capriglia Irpina, Regno di Napoli Santa Maria sopra Minerva
224 Pio IV 25 dicembre 1559 9 dicembre 1565 Giovanni Angelo dei Medici di Marignano Milano, Ducato di Milano Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri
225 San Pio V 7 gennaio 1566 1º maggio 1572 Antonio Michele Ghislieri Bosco, Ducato di Milano Basilica di Santa Maria Maggiore
226 Gregorio XIII 13 maggio 1572 10 aprile 1585 Ugo Boncompagni Bologna, Stato Pontificio Basilica di San Pietro
227 Sisto V 24 aprile 1585 27 agosto 1590 Felice di Peretto da Montalto o Felice Peretti Grottammare, Stato Pontificio Basilica di Santa Maria Maggiore
228 Urbano VII 15 settembre 1590 27 settembre 1590 Giovanni Battista Castagna Roma, Stato Pontificio Santa Maria Sopra Minerva
229 Gregorio XIV 5 dicembre 1590 16 ottobre 1591 Niccolò Sfondrati Somma Lombardo, Ducato di Milano Basilica di San Pietro
230 Innocenzo IX 29 ottobre 1591 30 dicembre 1591 Giovanni Antonio Facchinetti de Nuce Bologna, Stato Pontificio Grotte Vaticane
231 Clemente VIII 30 gennaio 1592 3 marzo 1605 Ippolito Aldobrandini Fano, Stato Pontificio Basilica di Santa Maria Maggiore
Nome pontificale Ritratto Stemma Inizio pontificato Fine pontificato Nome secolare Luogo di nascita Sepoltura

XVII secolo

Nome pontificale Ritratto Stemma Inizio pontificato Fine pontificato Nome secolare Luogo di nascita Sepoltura
232 Leone XI 1 aprile 1605 27 aprile 1605 Alessandro di Ottaviano dei Medici di Ottajano Firenze, Ducato di Firenze Basilica di San Pietro
233 Paolo V 16 maggio 1605 28 gennaio 1621 Camillo Borghese Roma, Stato Pontificio Basilica di Santa Maria Maggiore
234 Gregorio XV 9 febbraio 1621 8 luglio 1623 Alessandro Ludovisi Bologna, Stato Pontificio Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio
235 Urbano VIII 6 agosto 1623 29 luglio 1644 Maffeo Vincenzo Barberini Firenze, Granducato di Toscana Basilica di San Pietro
236 Innocenzo X 15 settembre 1644 7 gennaio 1655 Giovanni Battista Pamphili Roma, Stato Pontificio Sant'Agnese in Agone
237 Alessandro VII 7 aprile 1655 22 maggio 1667 Fabio Chigi Siena, Granducato di Toscana Basilica di San Pietro
238 Clemente IX 20 giugno 1667 9 dicembre 1669 Giulio Rospigliosi Pistoia, Granducato di Toscana Basilica di Santa Maria Maggiore
239 Clemente X 29 aprile 1670 22 luglio 1676 Emilio Bonaventura Altieri Roma, Stato Pontificio Basilica di San Pietro
240 Beato Innocenzo XI 21 settembre 1676 12 agosto 1689 Benedetto Odescalchi Como, Ducato di Milano Basilica di San Pietro
241 Alessandro VIII 6 ottobre 1689 1º febbraio 1691 Pietro Vito Ottoboni Venezia, Repubblica di Venezia Basilica di San Pietro
242 Innocenzo XII 12 luglio 1691 27 settembre 1700 Antonio Pignatelli di Spinazzola Spinazzola, Regno di Napoli Basilica di San Pietro
243 Clemente XI 23 novembre 1700 19 marzo 1721 Giovanni Francesco Albani Urbino, Stato Pontificio Basilica di San Pietro
Nome pontificale Ritratto Stemma Inizio pontificato Fine pontificato Nome secolare Luogo di nascita Sepoltura

XVIII secolo

Nome pontificale Ritratto Stemma Inizio pontificato Fine pontificato Nome secolare Luogo di nascita Sepoltura
244 Innocenzo XIII 8 maggio 1721 7 marzo 1724 Michelangelo Conti Poli, Stato Pontificio Grotte Vaticane
245 Benedetto XIII
Servo di Dio
29 maggio 1724 23 febbraio 1730 Pietro Francesco Orsini Gravina in Puglia, Regno di Napoli Santa Maria sopra Minerva
246 Clemente XII 12 luglio 1730 6 febbraio 1740 Lorenzo Corsini Firenze, Granducato di Toscana Basilica di San Giovanni in Laterano
247 Benedetto XIV 17 agosto 1740 3 maggio 1758 Prospero Lorenzo Lambertini Bologna, Stato Pontificio Basilica di San Pietro
248 Clemente XIII 6 luglio 1758 2 febbraio 1769 Carlo della Torre di Rezzonico Venezia, Repubblica di Venezia Basilica di San Pietro
249 Clemente XIV 19 maggio 1769 22 settembre 1774 Giovanni Vincenzo Antonio Ganganelli Santarcangelo di Romagna, Stato Pontificio Basilica dei Santi XII Apostoli
250 Pio VI 15 febbraio 1775 29 agosto 1799 Giovanni Angelo Braschi Cesena, Stato Pontificio Grotte Vaticane
251 Pio VII
Servo di Dio
14 marzo 1800 20 agosto 1823 Barnaba Niccolò Chiaramonti Cesena, Stato Pontificio Basilica di San Pietro
Nome pontificale Ritratto Stemma Inizio pontificato Fine pontificato Nome secolare Luogo di nascita Sepoltura

XIX secolo

Nome pontificale Ritratto Stemma Inizio pontificato Fine pontificato Nome secolare Luogo di nascita Sepoltura
252 Leone XII 28 settembre 1823 10 febbraio 1829 Annibale Clemente della Genga Genga, Stato Pontificio Basilica di San Pietro
253 Pio VIII 31 marzo 1829 30 novembre 1830 Francesco Saverio Castiglioni Cingoli, Stato Pontificio Basilica di San Pietro
254 Gregorio XVI 2 febbraio 1831 1º giugno 1846 Bartolomeo Alberto Cappellari Belluno, Repubblica di Venezia Basilica di San Pietro
255 Beato Pio IX 16 giugno 1846 7 febbraio 1878 Giovanni Maria Mastai Ferretti Senigallia, Stato Pontificio Basilica di San Lorenzo fuori le mura
256 Leone XIII 20 febbraio 1878 20 luglio 1903 Vincenzo Gioacchino Pecci Carpineto Romano, Stato Pontificio Basilica di San Giovanni in Laterano
Nome pontificale Ritratto Stemma Inizio pontificato Fine pontificato Nome secolare Luogo di nascita Sepoltura