La chiesa di San Romano
Già esistente nel 990, la chiesa venne amministrata dapprima dai
Benedettini dell’abbazia di Fruttuaria, poi dai canonici regolari di
Sant’Agostino.
Nel 1287 gli Este, che ne assunsero il patronato nel 1230, avviarono una
totale ristrutturazione cui ne seguirà un’altra nel 1407.
Il chiostro presenta una sequenza di colonnine sovrastate da capitelli,
i più antichi dei quali risalenti al X secolo. L’antica pavimentazione è
tutt’ora esistente e si trova a circa 1,50 metri sotto l’attuale
livello.
Nel 1487, Folco d’Este fece ristrutturare la chiesa e il chiostro,
sopraelevandoli e aggiungendo sulla facciata e sui prospetti laterali
gli elementi decorativi in cotto tuttora visibili.
La chiesa venne nuovamente restaurata alla fine del Cinquecento ed
ampliata nel 1619. Fu oggetto di nuove modifiche nel 1754 per volontà
del cardinale Crescenzi, il quale fece anche ricostruire l’altare che
custodiva il corpo di San Romano.
Nel 1796 la chiesa fu soppressa e passò al Demanio, per poi essere
donata, con decreto del 1808, alla Municipalità di Ferrara che la
destinò a prigione per i colpevoli di brigantaggio. Nel 1811 fu venduta a
privati e da questi adibita a magazzino di ferramenta, uso che mantenne
fino all'inizio degli anni Cinquanta del Novecento, benché fosse stata
acquistata dal Comune nel 1941 insieme al chiostro.
Il 5 giugno 1944, durante un’incursione aerea, il chiostro, la chiesa e
alcuni fabbricati annessi furono bombardati riportando danni gravissimi.
Negli anni Cinquanta, la chiesa venne poi completamente liberata dalle
costruzioni che si addossavano ai prospetti e restaurata esternamente,
mentre il chiostro fu ricostruito tra il 1951 e il 1954.
Negli anni Settanta fu ripulita la facciata, vennero sostituite le
strutture lignee del tetto e furono restaurati gli affreschi del XIV
secolo presenti all'interno. Nel frattempo, San Romano cominciò ad
essere utilizzata come sede espositiva per mostre temporanee;
contemporaneamente venne ipotizzata per la prima volta una sua
rifunzionalizzazione come sede del Museo della Cattedrale, proposito poi
realizzato alla fine del 2000.
Nel 1986 scavi archeologici esterni alla chiesa misero in luce tracce di
due piccole absidi semicircolari situate ai lati di quella centrale,
poi ricostruite in sede di restauro, e una serie di tombe, a
testimonianza dell’utilizzo dell’area come spazio sepolcrale fino al
1514, quando il cimitero attorno alla chiesa fu soppresso.
Il tutto tratto da:
http://www.artecultura.fe.it/1765/la-chiesa-di-san-romano
Link: Abbazia di Fruttuaria
Foto N.K. |
Particolare - foto N.K. |
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