L'equinozio d'autunno non è il 21 settembre: quest'anno arriva il 23
Anche se tutti pensano che oggi finisca l'estate, non è così. L'equinozio d'autunno
- il momento in cui, per la rivoluzione terrestre, il giorno è
esattamente uguale alla notte - non cade infatti il 21 settembre, ma il
22 o il 23 (rarissimamente il 21 o il 24). È da mille anni che questo evento astronomico non si verifica in questa data: lo farà di nuovo solo nel 2092 e nel 2096.Per molti - visto che le altre stagioni
iniziano il 21 (marzo, giugno e dicembre) - anche l'autunno dovrebbe
iniziare il 21, ma non è così. La data convenzionale di inizio
dell'autunno è infatti il 22 settembre. E quest'anno 2018 per la
precisione arriverà il 23 settembre alle 3.54 del mattino (ora italiana
almeno, negli Usa sarà ancora il 22). Solo in quel momento la linea
d'ombra che divide la zona della Terra illuminata dal Sole da quella in
cui è notte taglierà contemporaneamente Polo Nord e Polo Sud. La variazione della data dell'equinozio è
legato al sistema di calendario gregoriano, introdotto da Gregorio XIII
nel 1582 come correzione del calendario giuliano. Stabilito dal concilio
di Nicea, la data fondamentale (sulla base della quale si calcola la
Pasqua) è quella dell'equinozio di primavera, stabilita nel 21 marzo (ma
può variare e più spesso cade il 20). In base a quella si calcolano gli
altri.Ma tale sistemazione non è perfetta: il
nostro calendario divide un anno in 365 giorni, cioè circa un quarto di
giro in meno di quanti la Terra ne compia su se stessa durante una
rivoluzione completa attorno al Sole. La rivoluzione però dura 365
giorni, 5 ore, 48 minuti e 49 secondi.
La soluzione sono gli anni bisestili. Tutti
sanno che ogni 4 anni, aggiungiamo un giorno, il 29 febbraio. Ma quel
giorno non basta per riallinearsi completamente. La regola è più
complessa, ed è come segue:
ogni 4 anni bisogna aggiungere un giorno - sono appunto gli anni bisestili;
ma ogni 100 anni bisogna togliere un giorno: quindi il 2100 non sarà bisestile;
in più ogni 400 bisogna riaggiugnere un giorno: ecco perché il 2000 è stato bisestile
Detto in altro modo, sono bisestili:
gli anni non secolari il cui numero è divisibile per 4;
gli anni secolari il cui numero è divisibile per 400.
Il ritardo accumulato ogni anno fa sì che
il momento degli equinozi (anche quello di primavera) siano in un orario
e un giorno diverso rispetto al precedente. Quello d'autunno si
alterna: per due anni cade il 22 settembre e gli altri due anni il 23
settembre. From:R.IT. - SCIENZE
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