sabato 30 novembre 2024

SAVOIA - I RE D'ITALIA - 1861/1946

 

Ritratto Nome
(nascita–morte)
Regno Matrimoni Note
Inizio Fine

Vittorio Emanuele II
(14 marzo 1820 – 9 gennaio 1878)
17 marzo
1861
9 gennaio
1878
Maria Adelaide d'Austria
sei figli e due figlie
Già Re di Sardegna

Umberto I
(14 marzo 1844 – 29 luglio 1900)
9 gennaio
1878
29 luglio
1900
Margherita di Savoia
un figlio
Figlio di Vittorio Emanuele II;
fu assassinato a Monza

Vittorio Emanuele III
(11 novembre 1869 – 28 dicembre 1947)
29 luglio
1900
9 maggio
1946
(abdica)
Elena del Montenegro
un figlio e quattro figlie
Figlio di Umberto I;
fu Imperatore d'Etiopia (1936-1941) e Re d'Albania (1939-1943)

Umberto II
(15 settembre 1904 – 18 marzo 1983)
9 maggio
1946
18 giugno
1946
(deposto)
Maria José del Belgio
un figlio e tre figlie
Figlio di Vittorio Emanuele III;
Luogotenente del Regno dal 5 giugno 1944, si recò in esilio dopo la proclamazione della Repubblica Italiana

 

























 

domenica 17 novembre 2024

FUMANA - IL NUOVO LIBRO DI PAOLO MALAGUTI

FUMANA - IL NUOVO LIBRO DI PAOLO MALAGUTI

 


 









GAETANO BRESCI

GAETANO BRESCI

Gaetano Bresci (Prato, 10 novembre 1869 - Isola di Santo Stefano, 22 maggio 1901), è stato un anarchico italiano, condannato all'ergastolo per aver messo in atto un'azione diretta (definito dallo stesso Bresci «UN FATTO») contro il Re Umberto I, colpito a morte da alcune pistolettate la sera di domenica 29 luglio 1900 a Monza. 

Per approfondire:

https://www.anarcopedia.org/index.php/Gaetano_Bresci

 

Negli ultimi anni del XIX secolo, l'Italia fu attraversata da un'ondata di proteste sociali e disordini politici. Le elezioni del 1897 videro un notevole rafforzamento dei socialisti, dei radicali e dei repubblicani, e il malcontento popolare esplose nei moti di Milano del 1898, durante i quali il generale Bava Beccaris ordinò di aprire il fuoco sulla folla, causando centinaia di morti. La repressione che ne seguì portò all'arresto di numerosi esponenti socialisti e alla chiusura dei giornali e delle sedi dei partiti operai. Questo periodo di forte tensione culminò con il regicidio di Umberto I nel 1900, per mano dell'anarchico Gaetano Bresci, che volle vendicare le vittime della repressione milanese. La morte di Umberto I segnò la fine di un'epoca e aprì la strada a un nuovo corso politico con l'ascesa al trono di Vittorio Emanuele III e la nomina di Giuseppe Zanardelli come presidente del Consiglio, accompagnato da Giovanni Giolitti come ministro dell'Interno, inaugurando una nuova fase caratterizzata da un maggiore impegno verso le riforme sociali e una gestione più democratica del potere.