domenica 17 novembre 2024

GAETANO BRESCI

GAETANO BRESCI

Gaetano Bresci (Prato, 10 novembre 1869 - Isola di Santo Stefano, 22 maggio 1901), è stato un anarchico italiano, condannato all'ergastolo per aver messo in atto un'azione diretta (definito dallo stesso Bresci «UN FATTO») contro il Re Umberto I, colpito a morte da alcune pistolettate la sera di domenica 29 luglio 1900 a Monza. 

Per approfondire:

https://www.anarcopedia.org/index.php/Gaetano_Bresci

 

Negli ultimi anni del XIX secolo, l'Italia fu attraversata da un'ondata di proteste sociali e disordini politici. Le elezioni del 1897 videro un notevole rafforzamento dei socialisti, dei radicali e dei repubblicani, e il malcontento popolare esplose nei moti di Milano del 1898, durante i quali il generale Bava Beccaris ordinò di aprire il fuoco sulla folla, causando centinaia di morti. La repressione che ne seguì portò all'arresto di numerosi esponenti socialisti e alla chiusura dei giornali e delle sedi dei partiti operai. Questo periodo di forte tensione culminò con il regicidio di Umberto I nel 1900, per mano dell'anarchico Gaetano Bresci, che volle vendicare le vittime della repressione milanese. La morte di Umberto I segnò la fine di un'epoca e aprì la strada a un nuovo corso politico con l'ascesa al trono di Vittorio Emanuele III e la nomina di Giuseppe Zanardelli come presidente del Consiglio, accompagnato da Giovanni Giolitti come ministro dell'Interno, inaugurando una nuova fase caratterizzata da un maggiore impegno verso le riforme sociali e una gestione più democratica del potere. 



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