sabato 27 settembre 2025

BONATI TEODORO

BONATI TEODORO

Teodoro Bonati (Bondeno, 8 novembre 1724 – Ferrara, 2 gennaio 1820 - anni 95) è stato un ingegnere idraulico, matematico e medico italiano.


Si laureò in medicina presso l'Università degli Studi di Ferrara nel 1724 ed iniziò la pratica presso il paese d'origine. Conosciuto il sacerdote Romualdo Bertaglia, tecnico e perito del Comune nelle controversie idrauliche, iniziò gli studi matematici. Il marchese Guido Bentivoglio lo istituì però presto come medico di famiglia e nel 1750 lo invita a trasferirsi a Ferrara dove poté proseguire gli studi matematici. Nel 1763, alla morte di Bertaglia, gli venne conferita la carica di Consultore della Congregazione dei lavorieri e posto a dirigere i maggiori lavori idraulici della provincia ferrarese. Nel 1772 gli venne conferita la cattedra d'Idrostatica ed idrodinamica presso l'Università di Ferrara.

Scienziato e credente, contraddisse Napoleone, dichiarandosi contrario alla sua decisione di deviare il corso del fiume Reno, immettendolo nel Po tramite un canale chiamato Scolmatore del Reno o più comunemente Cavo Napoleonico.In particolare egli sosteneva molto avvedutamente che non sarebbe stato producente fare confluire le acque in eccesso del fiume Reno nel fiume Panaro, in quanto questi due corsi d'acqua presentano piene concomitanti, e quindi si «sarebbe riempito lo stesso bicchiere». Successivamente i lavori di questo canale artificiale hanno addotto l'acqua direttamente al fiume Po e al Canale Emiliano Romagnolo, in linea con quello che egli sosteneva in fase di ideazione di questa soluzione idrogeologica. I dialoghi con Napoleone sono testimoniati da lui stesso: «Li 23 detto (aprile 1797), l'Imperatore volle sentirmi alquanto a lungo sull'immissione del Reno in Po, presenti i bolognesi, promotori di detta immissione». 

Links:

https://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=8448&myword=BONATI 

https://it.wikipedia.org/wiki/Teodoro_Bonati 

Per approfondire la storia del Cavo Napoleonico si consiglia Wikipedia (fonte inesauribile di notizie):

https://it.wikipedia.org/wiki/Cavo_Napoleonico 

 

sabato 20 settembre 2025

 

Pietro di Benvenuto degli Ordini (Ferrara, doc. 1448 – Ferrara, 1483) è stato un architetto italiano.

Scalone monumentale del palazzo Ducale, (1479-1481)

Biografia

Fu architetto di corte di Borso d'Este e poi di Ercole I d'Este. Dal 1454 al 1458 è tra i responsabili della costruzione delle opere in muratura del primo ordine del campanile della Cattedrale di San Giorgio (Ferrara). Tra il 1466 e il 1471 fu incaricato di riorganizzare ed estendere la struttura del Palazzo Schifanoia, nonché di realizzare un appartamento per il duca al primo piano. I lavori furono poi ultimati dal suo assistente, Biagio Rossetti. Nel palazzo Ducale, l'odierno Palazzo Municipale (Ferrara), tra il 1474 e il 1481 realizzò il nuovo cortile, la cappella, il giardino della fontana e la splendida scala d'onore che domina la piazza. La maggior parte dei edifici costruiti da Pietro di Benvenuto ha subito trasformazioni o è andata distrutta, ad esclusione dello scalone del palazzo Ducale. 

From:

https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Benvenuto_degli_Ordini 


 

TEOFILO CALCAGNINI

 TEOFILO CALCAGNINI

Teofilo Calcagnini nacque e morì a Ferrara, rispettivamente nel 1441 e 1488. Fu un nobile della corte estense al quale venne donato, tra gli altri, il possedimento di Fusignano dal Duca Borso d’Este.

La posizione di grande rilievo che ebbe nella società ferrarese e le ingenti ricchezze da cui ebbe origine lo splendore della sua famiglia, furono dovute alla predilezione che ebbe per lui il duca Borso d’Este, alla cui corte fu messo dal padre.

Il maggiore atto di liberalità del duca si ebbe nel 1464. Il 25 dicembre, in una solenne cerimonia tenuta nella cattedrale di Ferrara, Borso fece cavaliere aurato il Calcagnini e lo investì del castello di Cavriago nel Reggiano, di quello di Maranello nel Modenese e di quello di Fusignano in Romagna.
Dopo d’allora il Calcagnini compare quasi sempre a fianco di Borso col titolo di “compagno del duca”, titolo che a Ferrara designava un vero e proprio ufficio pubblico.

La morte del duca Borso non segnò la fine delle fortune del Calcagnini: il nuovo duca, Ercole I, lo tenne per “compagno” e non cessò di favorirlo.
Durante la guerra tra Venezia e Ferrara (1482-1484) il Calcagnini partecipò in Romagna a qualche azione militare. Fusignano fu occupata da truppe al soldo dei Veneziani e fu restituita al Calcagnini dopo la pace di Bagnolo (1484): il 10 maggio 1485 il doge Giovanni Mocenigo ordinava al podestà di Ravenna di mantenere il Calcagnini nel quieto possesso dei suoi feudi ed in particolare delle valli bonificate. Il Calcagnini aveva infatti nel 1468 acquistato una grande estensione di terreno vallivo a nord di Fusignano e ne aveva cominciato la bonifica; l’opera fu poi continuata e portata a termine da suo figlio Alfonso, per cui quei terreni si chiamarono e si chiamano ancora Le Alfonsine.

Testo tratto da:

https://www.bassaromagnamia.it/poitofintrests/teofilo-calcagnini-1441-1488/ 

Vedi anche:

https://it.wikipedia.org/wiki/Calcagnini_(famiglia)

DELIZIA ESTENSE DI BENVIGNANTE

DELIZIA ESTENSE DI BENVIGNANTE

Delizia di Benvignante
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàArgenta
Indirizzostrada nazionale Adriatico superiore 180 ‒ Benvignante ‒ Argenta (FE)
Coordinate44°40′59.66″N 11°44′13.67″E
Informazioni generali
Condizioniin fase di restauro parziale, urgenza di recupero totale
Costruzione1464
Realizzazione
ArchitettoPietro Benvenuto degli Ordini
AppaltatoreBorso d'Este
Proprietariocomune di Argenta
CommittenteEstensi  

 

La Delizia di Benvignante è una delle "delizie" (residenze monumentali) che gli Este fecero costruire nei dintorni di Ferrara durante il loro dominio sulla città. È situata nel comune di Argenta tra le frazioni di San Nicolò e Consandolo e dà il nome alla frazione di Benvignante.

Storia e descrizione

La Delizia, costruita nel 1464 da Pietro Benvenuto degli Ordini, fu voluta da Borso d'Este che la donò al fedele segretario Teofilo Calcagnini, che mise la dimora a disposizione delle riunioni dell'Accademia dei Filareti. Nel 1481 vi soggiornò la bella Beatrice d'Este. Passata poi dai Calcagnini a vari proprietari, nell'Ottocento la Delizia fu acquistata dal conte Luigi Gulinelli (il cui stemma compare ancora oggi sopra il portone d'ingresso) che modificò la struttura sopraelevandola e rendendola più imponente e squadrata e circondandola da quattro ettari di parco. Inoltre la dotò di famose scuderie per l'allevamento di cavalli da corsa che furono visitate pure da Vittorio Emanuele II. Attualmente la residenza appartiene al comune di Argenta.

Nel 2000 la Delizia di Benvignante è stata dichiarata dall'UNESCO, insieme con altre Delizie, Patrimonio dell'umanità. A partire dal 2018 sono stati realizzati interventi di restauro all’edificio, indagini archeologiche e ripristino del parco di quattro ettari che circonda la delizia.

 

Grazie a Wikipedia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Delizia_di_Benvignante 

Foto scattate da Nonno Kucco il giorno 21 settembre 2025, (come si può notare lo stemma del conte Luigi Gulinelli è stato rimosso):