TEOFILO CALCAGNINI
Teofilo Calcagnini nacque e morì a Ferrara, rispettivamente nel 1441 e 1488. Fu un nobile della corte estense al quale venne donato, tra gli altri, il possedimento di Fusignano dal Duca Borso d’Este.
La posizione di grande rilievo che ebbe nella società ferrarese e le ingenti ricchezze da cui ebbe origine lo splendore della sua famiglia, furono dovute alla predilezione che ebbe per lui il duca Borso d’Este, alla cui corte fu messo dal padre.
Il maggiore atto di liberalità del duca si ebbe nel 1464. Il 25
dicembre, in una solenne cerimonia tenuta nella cattedrale di Ferrara,
Borso fece cavaliere aurato il Calcagnini e lo investì del castello di
Cavriago nel Reggiano, di quello di Maranello nel Modenese e di quello
di Fusignano in Romagna.
Dopo d’allora il Calcagnini compare quasi sempre a fianco di Borso col
titolo di “compagno del duca”, titolo che a Ferrara designava un vero e
proprio ufficio pubblico.
La morte del duca Borso non segnò la fine delle fortune del
Calcagnini: il nuovo duca, Ercole I, lo tenne per “compagno” e non cessò
di favorirlo.
Durante la guerra tra Venezia e Ferrara (1482-1484) il Calcagnini
partecipò in Romagna a qualche azione militare. Fusignano fu occupata da
truppe al soldo dei Veneziani e fu restituita al Calcagnini dopo la
pace di Bagnolo (1484): il 10 maggio 1485 il doge Giovanni Mocenigo
ordinava al podestà di Ravenna di mantenere il Calcagnini nel quieto
possesso dei suoi feudi ed in particolare delle valli bonificate. Il
Calcagnini aveva infatti nel 1468 acquistato una grande estensione di
terreno vallivo a nord di Fusignano e ne aveva cominciato la bonifica;
l’opera fu poi continuata e portata a termine da suo figlio Alfonso, per
cui quei terreni si chiamarono e si chiamano ancora Le Alfonsine.
Testo tratto da:
https://www.bassaromagnamia.it/poitofintrests/teofilo-calcagnini-1441-1488/
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