Da qualche anno si parla di due nuovi disturbi alimentari, l'Ortoressia e la Vigoressia.
La prima è una vera e propria ossessione riguardante un'alimentazione rigorosa, al fine di ottenere uno stato di massimo benessere fisico e spirituale, basato soprattutto sulla sensazione di perfezione e purezza che pur originando da alcuni presupposti teorici riconosciuti e diffusi per una alimentazione sana e corretta, si caratterizza per l'estrema rigidità nel mantenere a tutti i costi un'alimentazione "salutistica" ed una elevata selettività nella scelta dei cibi, creando non pochi problemi sia dal punto di vista psicofisico che psicosociale.
Gli studi su questo problema sono molto pochi e bisogna anche considerare che i soggetti noti ai medici o ai nutrizionisti rappresentano probabilmente soltanto la punta dell'iceberg, perché sono i più gravi, i più denutriti, o i più compromessi dal punto di vista psicologico e sociale.
Il numero di persone, specialmente giovani e adolescenti, che sperimenta diete e stili alimentari rigidi in maniera autonoma, senza ricorrere al parere dei medici o dei nutrizionisti, è infatti molto alto. Questa tendenza può essere rinforzata e sostenuta dal gruppo dei pari o da altri soggetti che adottano questo stile alimentare, fino a creare vere e proprie comunità.
Al di là delle motivazioni di partenza e del tentativo di mangiare sano, l'Ortoressia rappresenta dunque un problema perché estremizza la dieta e lo stile alimentare e paradossalmente, in modo ossessivo e rigido, si allontana dallo scopo di partenza, creando tutti i presupposti per un'alimentazione sbilanciata e carente.
L'altra patologia alimentare emergente è la Vigoressia, disturbo che nasce dalla preoccupazione di essere troppo deboli, un pensiero che assilla chi frequenta le palestre soprattutto per il body-building.
Le caratteristiche principali di chi ne soffre sono:
o trascorrere ore e ore in palestra, sottoponendosi ad esercizi di potenziamento muscolare,
o scrutarsi continuamente allo specchio per valutare lo sviluppo dei singoli muscoli,
o sottoporsi a diete iperproteiche, pesarsi in continuazione e utilizzare integratori e, nei casi più gravi, farmaci anabolizzanti.
La difficoltà a procurarsi farmaci anabolizzanti obbliga a ricorrere al mercato nero, dove queste sostanze, oltre ad essere di per se dannose, sono spesso prodotte senza alcuna garanzia sanitaria.
Questo non infrequentemente porta ad investire discrete somme in denaro, creandosi spesso problemi economici.
In contrasto con il suo aspetto fisico eccessivamente muscoloso, il vigoressico continua ad essere insoddisfatto dei propri muscoli che continua a vedere gracili e flaccidi.
Ai problemi di tipo psicologico, quali bassa autostima, isolamento sociale, stato depressivo si aggiungono problemi fisici derivanti da un'alimentazione sbilanciata, troppo ricca di proteine, che può, se prolungata per molto tempo, portare ad alterazioni della funzione renale, problemi ossei ed articolari derivati dagli eccessivi sforzi muscolari e da un'alimentazione povera di calcio per la quasi totale abolizione di latticini, problemi di impotenza derivanti dall'uso di anabolizzanti.
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Posted By Marco to ECO... LOGICO at 2/21/2010 10:47:00 AM
giovedì 25 febbraio 2010
Ortoressia e Vigoressia
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