martedì 25 agosto 2015

Barcellona (3) - 27 aprile al 1° maggio 2009

La Cattedrale (La Seu).

Dal tetto della Cattedrale


Dal tetto della Cattedrale

Dal tetto della Cattedrale

Dal tetto della Cattedrale

Dal tetto della Cattedrale

Dal tetto della Cattedrale

Dal tetto della Cattedrale
Inerno


San Giorgio che uccide il drago


Fontana delle oche



La Cattedrale è il simbolo della diocesi di Barcellona nonché più alta espressione del Gotico Catalano. Sorge sul luogo dove venne fondata una basilica poi distrutta dai musulmani. Le opere dell'attuale cattedrale gotica, incominciarono il 1 maggio del 1298, durante il pontificato del vescovo Bernat Pelegrí ed il regno di Jaime II e finirono a metà del secolo XV, quando era re Alfonso D‘Aragona. Ha come patroni la Santa Croce e Santa Eulalia, che qui riposa dopo che le sue reliquie furono trovate in Santa Maria del Mare (877). 

L'esterno della Cattedrale

Ha linee semplici, proprie del gotico catalano. In mezzo a questa semplicità risalta la porta Sant Iu, nel transetto sinistro. Da qui si innalza anche una delle due torri; guardando in alto, ammirate l’abside poligonale. Le altre porte che si incontrano lungo il perimetro sono quella di Santa Eulalia e quella della Pietà, che danno accesso al bellissimo chiostro della cattedrale.
La facciata era stata progettata dal maestro Carlí (Carles Galtés di Rouen) il 27 aprile di 1408, come si desume dalla pergamena conservata nella sala denominata "della traça", del tracciato; Carlí la progettò con 111 figure, più la centrale che rappresentava la Maiestas Domini; su questo progetto lavorò l'architetto José O. Mestres, grazie al mecenatismo del signor Girona e dei suoi figli, agli inizi del secolo XX.

L'interno della Cattedrale

È a tre navate con volte a crociera. Da notare, sopra l’altare, il Crocifisso del Quattrocento che secondo la tradizione fu issato sulla nave di Giovanni D’Austria come stendardo durante la battaglia di Lepanto contro i Turchi nel 1571.Pare che nel mezzo di questa battaglia la figura del Cristo Crocifisso si sia mossa per scansare una palla di cannone, cosa che le avrebbbe fatto assumere la strana forma che ha attualmente.

Da ammirare anche il Coro, protetto da un recinto rinascimentale i cui rilievi marmorei sono di Bartolomè Odorez, allievo del nostro Michelangelo. Il presbiterio poggia su una vasta cripta al centro della quale c’è il sarcofago che ospita le spoglie di Santa Eulalia. Nelle cappelle di destra e sinistra si conservano pale gotiche degli artisti Bernat Martorell, Guerau Gener, Miquel Nadal, Lluís Borrassá, Gabriel Alemany. Dalla destra dell’altare maggiore si ha accesso altesoro che comprende oro, argento e gioielli offerti dalla devozione popolare. Alzando gli occhi potrete notare numerose vetrate gotiche e moderne; tra esse risalta la vetrata rinascimentale del "noli me tangere" di Gil Fontanet. 

Il chiostro

Il chiostro fu costruito durante i secoli XIV e XV. Si accede al Chiostro dal transetto destro, dalla Porta San Sever, di fattura italiana. Da non perdere, nella volta a crociera, le chiavi scolpite da maestri catalani e da Giuliano Fiorentino. Al centro del Chiostro si trova la splendida fontana delle oche e tutto intorno magnolie e palme. Durante la processione del Corpus Domini una delle fontane del chiostro viene addobbata con fiori e un singolare guscio d'uovo che simboleggia l'ostia consacrata, lasciato danzare sull'acqua nel rispetto delle antiche tradizioni della città. Le 13 oche raffigurano invece gli anni del martirio di Santa Eulalia, fungendo con il loro verso, da ottimi guardiani per il chiostro.

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