domenica 5 novembre 2017

PORTOMAGGIORE - Monumento ai caduti guerre mondiali.

PORTOMAGGIORE - Monumento ai caduti guerre mondiali.


Fronte - Elenco caduti di Portomaggiore - 15/18 







Fronte - particolare




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Lato destro
Lato destro - Elenco caduti frazioni di Portoverrara, Gambulaga e Gualdo - 15/18
                                                                                

La destro - Caduti 2a guerra mondiale - da Accorsi a Fogli


Lato destro - Elenco caduti 2a gm aggiunti nel 2006 - da Bassi a Celati
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Retro

Retro - Masi Torello, Portorotta, Masi San Giacomo, Ripapersico, Maiero - 15/18









                                                                            

Retro - caduti 2a gm da Fordiani a Padroni


Retro - Elenco caduti 2a gm aggiunti nel 2006 - da Chinarelli a Micai
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Lato sinistro

Lato sinistro-Sandolo,Voghenza,Voghiera,Montesanto,Runco,Quartiere,Ducentola-15/18


Lato sinistro - caduti 2a gm da Pampolini a Zoli



Lato sinistro - Elenco caduti 2a gm aggiunti nel 2006 - da Molinari a Voglia

Per saperne di più:
http://www.pietredellamemoria.it/pietre/monumento-ai-caduti-per-la-patria-a-portomaggiore/
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 I segni della guerra di Andrea Poggiali....
     pag. 68 e seguenti.

 Monumento ai caduti della prima e seconda g.m.



Notizie e contestualizzazione storica:
L'opera, di stile neoclassico, fu progettata dall'architetto portuense Luigi Meloncelli e realizzata nelle parti in marmo dalla Bottega di marmisti Giovanni Beretta e figli di Carrara. Originariamente era completata da una Vittoria alata di bronzo che si ergeva dietro il sarcofago. La statua fu fusa nel 1942 insieme alla cancellata in ferro battuto forgiata dal valente fabbro locale Umberto Romagnoli, nell'ambito della raccolta di oro, bronzo e ferro per scopi bellici.
Il monumento fu inaugurato il 28 marzo 1923 alla presenza del duca d'Aosta e di Italo Balbo. La data può sembrare inusuale, vista la consuetudine di programmare le inaugurazioni in corrispondenza del IV Novembre, in omaggio alla vittoria nella Grande Guerra. Fu privilegiata la ricorrenza del secondo anniversario della morte del capomanipolo Rino Moretti, di Ferrara, ucciso da un colpo di pistola a Portomaggiore il 28 marzo 1921 durante un confronto con avversari politici. L'episodio diede il via ad una reazione violenta da parte dei fascisti ferraresi guidati da Italo Balbo, che occuparono Portomaggiore. Il successo, ottenuto in un Comune di forti tradizioni socialiste, incoraggiò i fascisti a replicare le incursioni negli altri comuni della Provincia di Ferrara. Le violenze squadriste si estesero poi al resto dell'Emilia Romagna. Infine, il 28 ottobre 1922, ci fu la Marcia su Roma, che convinse Vittorio Emanuele III a concedere a Mussolini l'incarico di Presidente del Consiglio. La morte di Moretti, pertanto, ebbe conseguenze che andarono ben oltre le vicende locali, innescando un processo che portò rapidamente alla conquista dello Stato. Il 28 marzo 1923, nella piazza di Portomaggiore, tra gli oratori c'era anche il Duca D'Aosta, che nella Grande Guerra aveva comandato la III Armata ed aveva avuto Moretti come ufficiale. L'inaugurazione del monumento ai caduti diventò l'occasione per una esaltazione del fascismo e dei suoi martiri. Con la fine del fascismo venne rimossa ogni traccia del nome di Moretti, compresa la lapide a lui dedicata che era stata affissa sulla facciata del Municipio. Per quanto riguarda i nomi iscritti sui cubi nel 2006, ricerche completate dal professor Alessandro Corazza appurarono che l'elenco dei 117 nominativi riferiti alla seconda guerra mondiale, incisi appena finito il conflitto, era grandemente incompleto. Il professore rintracciò i nominativi dei dispersi per i quali non era stato trascritto l'atto di morte, quelli di altri elenchi esistenti presso uffici dell'anagrafe, passò in rassegna le lapidi dei cimiteri di Portomaggiore, Portoverrara, Maiero, Ripapersico, e cercò anche i nominativi segnalati da memoria storica. Risultarono altri 168 nominativi. Non era possibile aggiungerli tutti, ci si limitò pertanto ad un'integrazione con 36 nomi di caduti del capoluogo: sono quelli riportati sui cubi. In sistanza i nomi scritti sui cubi alla base del monumento sono stati inseriti nel 2006, però delle ricerche appurarono che l'elenco dei 117 nominativi incisi della seconda guerra mondiale era incompleto cosi iniziarono a cercare l'elenco completo e risultarono altri 168 nomi, tuttavia non è stato possibile inserirli tutti cosi furono stati incisi soltanto i 36 appartenenti al capoluogo.
http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/108/ricerca-itinerari/47/417

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