Frazione di Benvignante - Strada Statale 16 - a 11 km. da Argenta
Visite: è possibile visitare solo la parte esterna
Antica "delizia estense", orgogliosamente voluta dal duca Borso d'Este e progettata dall'architetto Pietro Benvenuto degli Ordini, la delizia doveva essere una sontuosa dimora da regalare al fedele segretario del Duca, Teofilo Calcagnini.
La famiglia Calcagnini mantenne la proprietà della grandiosa villa per tutto il periodo del dominio estense, mise anche la costruzione a disposizione dei nobili dell'accademia dei Filareti, che vi si recavano a svolgere le loro riunioni estive allietandole talvolta con battute di caccia.
Nel 1481 soggiornò a Benvignante anche la bella moglie di Ludovico il Moro, nonché figlia di Ercole I, Beatrice d'Este.
Con la caduta degli Estensi anche la delizia cadde in sventura, passando di mano in mano fino all'800 quando venne acquistata dal Conte Luigi Gulinelli.
La famiglia Gulinelli la fece dotare di meravigliose scuderie per allevarvi cavalli da corsa e modificò anche l'aspetto originale dell'impianto dell'antica delizia, sopraelevando le ali della delizia e rendendo la torre più tozza, conferendo alla costruzione una struttura a pianta quadrata.
Rimase tale fino alla Seconda Guerra Mondiale quando con i bombardamenti che colpirono tutta l'area argentana nel 1944, stravolsero di nuovo il profilo della delizia.
Oggi Benvignante si presenta a pianta rettangolare, come doveva essere in origine nel progetto di Benvenuto degli Ordini, a due piani con grandi finestre rettangolari, distribuite simmetricamente sulla facciata; sopra all'arcata a tutto sesto in cotto al centro della torre, è possibile vedere lo stemma della casata Gulinelli.
La posizione di questa residenza, che permette di dominare i terreni circostanti, con il suo poderoso torrione merlato centrale, doveva essere stata pensata, non solo come luogo di riposo e svago, ma anche con funzioni di controllo, più che difensive del territorio argentano.
Per gli abitanti del territorio questa delizia è chiamata affettuosamente "Al Turòn"
Il complesso non è visitabile ma è circondato da quattro ettari di terreno adibiti a parco, ripristinato dopo gli eventi bellici con alberi e sentiero che conduce alla villa ma soprattutto con un importante intervento negli ultimi anni, dove gli elementi dominanti sono il prato, l'acqua, la geometria dei viali e dei filari d'albero.
Un vialetto al centro di una doppia fila di giovani ciliegi parte dal cortile interno e attraversa un pontile di legno su uno stagno ovale per poi unirsi al viale che abbraccia l'intero giardino, accompagnato da un filare di tigli.
Nel prato, dominante nell'intero complesso del parco, spiccano quattro pioppi cipressini che segnano l'inizio e la fine del vialetto centrale, vi sono anche esemplari di ontano, salice , cipresso di palude.
La presenza dello stagno vuole rievocare le acque, dominanti il territorio, nel passato, e soprattutto in epoca rinascimentale, in quanto la delizia era raggiungibile proprio attraverso le vie d'acqua, intorno vi erano poche case, il fitto bosco, che procurava ricchi bottini di selvaggina.
Lo stesso nome al tempo "ben veniante", alludeva al benvenuto del viaggiatore, del viandante in questa terra. Dal 1990 la Delizia è stata rilevata dal Comune di Argenta e rientra nel patrimonio di valorizzazione dell'Ecomuseo di Argenta, ed è curata per iniziative dalla locale associazione "Il Torrione della Delizia di Benvignante"
L'ampio parco viene infatti utilizzato per attività culturali e feste, in quanto inserito nel programma degli spettacoli estivi promossi dall'Amministrazione provinciale e dai Comuni " Delizie d'Estate".
Le prospicienti scuderie e l'essicatoio del tabacco sono invece di proprietà privata.
Nell'anno 2000, le Delizie ferraresi, tra cui anche Benvignante, vennero dichiarate dall'Unesco patrimonio dell'Umanità.
Attualmente mediante il progetto Mappe di Comunità, il Comune di Argenta e la Provincia di Ferrara, con la partecipazione della comunità e dell'Associazionismo locale, stanno definendo un progetto di consolidamento della struttura storica al fine di renderla accessibile anche internamente col proposito di rivitalizzare l'antico borgo rurale e inserirla nel circuito delle Delizi Estensi.
Visite: è possibile visitare solo la parte esterna
Antica "delizia estense", orgogliosamente voluta dal duca Borso d'Este e progettata dall'architetto Pietro Benvenuto degli Ordini, la delizia doveva essere una sontuosa dimora da regalare al fedele segretario del Duca, Teofilo Calcagnini.
La famiglia Calcagnini mantenne la proprietà della grandiosa villa per tutto il periodo del dominio estense, mise anche la costruzione a disposizione dei nobili dell'accademia dei Filareti, che vi si recavano a svolgere le loro riunioni estive allietandole talvolta con battute di caccia.
Nel 1481 soggiornò a Benvignante anche la bella moglie di Ludovico il Moro, nonché figlia di Ercole I, Beatrice d'Este.
Con la caduta degli Estensi anche la delizia cadde in sventura, passando di mano in mano fino all'800 quando venne acquistata dal Conte Luigi Gulinelli.
La famiglia Gulinelli la fece dotare di meravigliose scuderie per allevarvi cavalli da corsa e modificò anche l'aspetto originale dell'impianto dell'antica delizia, sopraelevando le ali della delizia e rendendo la torre più tozza, conferendo alla costruzione una struttura a pianta quadrata.
Rimase tale fino alla Seconda Guerra Mondiale quando con i bombardamenti che colpirono tutta l'area argentana nel 1944, stravolsero di nuovo il profilo della delizia.
Oggi Benvignante si presenta a pianta rettangolare, come doveva essere in origine nel progetto di Benvenuto degli Ordini, a due piani con grandi finestre rettangolari, distribuite simmetricamente sulla facciata; sopra all'arcata a tutto sesto in cotto al centro della torre, è possibile vedere lo stemma della casata Gulinelli.
La posizione di questa residenza, che permette di dominare i terreni circostanti, con il suo poderoso torrione merlato centrale, doveva essere stata pensata, non solo come luogo di riposo e svago, ma anche con funzioni di controllo, più che difensive del territorio argentano.
Per gli abitanti del territorio questa delizia è chiamata affettuosamente "Al Turòn"
Il complesso non è visitabile ma è circondato da quattro ettari di terreno adibiti a parco, ripristinato dopo gli eventi bellici con alberi e sentiero che conduce alla villa ma soprattutto con un importante intervento negli ultimi anni, dove gli elementi dominanti sono il prato, l'acqua, la geometria dei viali e dei filari d'albero.
Un vialetto al centro di una doppia fila di giovani ciliegi parte dal cortile interno e attraversa un pontile di legno su uno stagno ovale per poi unirsi al viale che abbraccia l'intero giardino, accompagnato da un filare di tigli.
Nel prato, dominante nell'intero complesso del parco, spiccano quattro pioppi cipressini che segnano l'inizio e la fine del vialetto centrale, vi sono anche esemplari di ontano, salice , cipresso di palude.
La presenza dello stagno vuole rievocare le acque, dominanti il territorio, nel passato, e soprattutto in epoca rinascimentale, in quanto la delizia era raggiungibile proprio attraverso le vie d'acqua, intorno vi erano poche case, il fitto bosco, che procurava ricchi bottini di selvaggina.
Lo stesso nome al tempo "ben veniante", alludeva al benvenuto del viaggiatore, del viandante in questa terra. Dal 1990 la Delizia è stata rilevata dal Comune di Argenta e rientra nel patrimonio di valorizzazione dell'Ecomuseo di Argenta, ed è curata per iniziative dalla locale associazione "Il Torrione della Delizia di Benvignante"
L'ampio parco viene infatti utilizzato per attività culturali e feste, in quanto inserito nel programma degli spettacoli estivi promossi dall'Amministrazione provinciale e dai Comuni " Delizie d'Estate".
Le prospicienti scuderie e l'essicatoio del tabacco sono invece di proprietà privata.
Nell'anno 2000, le Delizie ferraresi, tra cui anche Benvignante, vennero dichiarate dall'Unesco patrimonio dell'Umanità.
Attualmente mediante il progetto Mappe di Comunità, il Comune di Argenta e la Provincia di Ferrara, con la partecipazione della comunità e dell'Associazionismo locale, stanno definendo un progetto di consolidamento della struttura storica al fine di renderla accessibile anche internamente col proposito di rivitalizzare l'antico borgo rurale e inserirla nel circuito delle Delizi Estensi.
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EN:
Ancient "delizia
estense", proudly commissioned by the duke Borso d'Este and designed by
architect Pietro Benvenuto degli Ordini, the delight had to be a
sumptuous residence to be given to the faithful secretary of the Duke,
Teofilo Calcagnini.
The Calcagnini family retained the ownership of the grandiose villa for the entire period of the Este's domination, also putting the building at the disposal of the nobles of the Academy of the Filaretis, who went there to carry out their summer meetings, sometimes cheering them up.
The Calcagnini family retained the ownership of the grandiose villa for the entire period of the Este's domination, also putting the building at the disposal of the nobles of the Academy of the Filaretis, who went there to carry out their summer meetings, sometimes cheering them up.
In 1481 the beautiful wife of Ludovico il Moro also stayed at Benvignante, as well as daughter of Ercole I, Beatrice d'Este.With
the fall of the Este also the delight fell into misfortune, passing
from hand to hand until '800 when it was purchased by Count Luigi
Gulinelli.The
Gulinelli family had it equipped with marvelous stables to breed
racehorses and also modified the original aspect of the ancient delight,
raising the wings of delight and making the tower more squat, giving
the building a square-shaped structure.
It remained so
until the Second World War when with the bombings that struck the entire
Argenta area in 1944, they again turned the profile of the delight.
Today Benvignante is presented with a rectangular plan, as originally intended in the Benvenuto degli Ordini project, on two floors with large rectangular windows, symmetrically distributed on the façade; above the round-arched brick arch in the center of the tower, you can see the emblem of the Gulinelli family.
The position of this residence, which allows to dominate the surrounding land, with its mighty central crenellated tower, must have been designed not only as a place of rest and recreation, but also with control functions, rather than defensive for the Argen territory.
For the inhabitants of the territory this delight is affectionately called "Al Turòn".
Today Benvignante is presented with a rectangular plan, as originally intended in the Benvenuto degli Ordini project, on two floors with large rectangular windows, symmetrically distributed on the façade; above the round-arched brick arch in the center of the tower, you can see the emblem of the Gulinelli family.
The position of this residence, which allows to dominate the surrounding land, with its mighty central crenellated tower, must have been designed not only as a place of rest and recreation, but also with control functions, rather than defensive for the Argen territory.
For the inhabitants of the territory this delight is affectionately called "Al Turòn".
The
complex can not be visited but is surrounded by four hectares of land
used as a park, restored after the war with trees and path leading to
the villa but especially with an important intervention in recent years,
where the dominant elements are the lawn, the water, the geometry of the avenues and the rows of trees.A
driveway in the middle of a double row of young cherry trees starts
from the inner courtyard and crosses a wooden pier on an oval pond and
then joins the avenue that embraces the entire garden, accompanied by a
row of lime trees.In
the meadow, dominant in the entire complex of the park, stand out four
poplars that mark the beginning and end of the central driveway, there
are also examples of alder, willow, cypress swamp.The
presence of the pond wants to evoke the waters, dominating the
territory, in the past, and especially in the Renaissance, as the
delight could be reached right through the waterways, around there were
few houses, the dense forest, which procured rich booties of wild game.The same name at the time "well-being", alluded to the welcome of the traveler, of the traveler in this land. Since
1990 the Delizia has been taken over by the Municipality of Argenta and
is part of the patrimony of the Argenta Ecomuseum, and is taken care of
by the local association "Il Torrione della Delizia di Benvignante".The
large park is in fact used for cultural activities and festivals, as
included in the program of summer shows promoted by the provincial
administration and the Municipalities "Delizie d'Estate".The facing stables and the tobacco dryer are instead privately owned.In the year 2000, the Ferrara Delights, including also Benvignante, were declared by UNESCO a World Heritage Site.Currently,
through the Community Maps project, the Municipality of Argenta and the
Province of Ferrara, with the participation of the community and local
associations, are defining a project to consolidate the historical
structure in order to make it accessible also internally with the aim of
revitalizing the ancient rural village and insert it in the circuit of Delizie Estensi.
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