Tornano d´estate per darci fastidio e, con il loro ronzio, il nervosismo aumenta. Inutili i tentativi di cacciarle, perché alla fine riescono a riempire di punture gambe e caviglie. Anche mosche, api, vespe e calabroni sono irritanti, ma tra gli insetti le zanzare sono considerate le più moleste. Per gli italiani rappresentano un vero incubo, come rivela un´indagine recente di Astra Vape-Foundation. L´89% degli intervistati dichiara di vivere in zone funestate da questo insetto e la maggior parte associa il ronzio a sentimenti negativi (62% rabbia e 44% odio).
In Italia ci sono 70 specie censite, ma quelle dannose sono solo una decina. Le più diffuse sono la Culex e la Aedes albopictus o zanzara tigre. La prima tormenta le nostre notti, mentre la seconda, più aggressiva, agisce soprattutto all´aperto e di giorno. Anche se ci innervosiscono e possono rovinare qualche serata, in Italia, nella maggior parte dei casi, le zanzare non sono vettori di malattie. In genere non provocano allergie di tipo sistemico, ma reazioni di tipo allergico localizzate. Per prevenire bolle e pruriti, vale la pena non mettere profumi, indossare pantaloni e maglietta a maniche lunghe di colori chiari, ma con il caldo non è facile e allora bisogna spruzzare repellenti sulle parti scoperte del corpo. Salviette, spray, creme o lozioni sono molto diffuse: per i bambini vanno bene quelle di origine naturale, a base di citronella o geraniolo, anche se hanno effetto limitato. «I prodotti veramente attivi sono i sintetici come il Deet, il Kbr e Citrodiol. Sono registrati presso il ministero della Salute, - dice Roberto Romi, dell´Istituto superiore di sanità - ma l´impiego va limitato al minimo indispensabile».
All´esterno bisogna eliminare i ristagni d´acqua, svuotare vasi per evitare che vengano deposte uova. Mai lasciare cibi fuori dai contenitori sui tavoli di terrazzi e giardini. All´aperto si possono usare piante come citronella o geranio. Fra le soluzioni (adottate già in Toscana, Lazio ed Emilia-Romagna), ci sono anche i piccoli apparecchi che producono ultrasuoni e le bat box, cassette da installare nei giardini per attrarre i pipistrelli: un solo esemplare di questi animali può mangiare sino a 10.000 insetti in una notte.
La cosa migliore è comunque schermare porte e finestre con le zanzariere. I prodotti che contengono principi attivi di sintesi sono tutti registrati dal ministero della Salute, ma vanno usati con cautela. «Bisogna evitare di spruzzare gli insetticidi in modo diffuso, soprattutto in presenza di bambini, - dice Roberto Pantaleoni, dell´Istituto per lo studio degli Ecosistemi di Sassari del Cnr - e prima di dormire vanno aperte le finestre». «Va limitato anche l´uso degli insetticidi per uso domestico a base di principi attivi cosiddetti naturali, - dice ancora Roberto Romi - è infatti vero che si tratta di derivati di sintesi del piretro, tutti rigorosamente registrati, ma si tratta comunque di prodotti potenzialmente dannosi. Infine, non si devono usare zampironi e candelette, i cui fumi sono tossici in ambienti chiusi».
Che fare, invece, se la zanzara, nonostante tutto, riesce a pungere? Molti esperti consigliano lo stick di ammoniaca o creme calmanti. «La cosa migliore è quella di usare una crema lenitiva. - spiega Antonio Cristaudo, responsabile del servizio di Dermatologia allergologica del San Gallicano - Nei casi gravi va bene una piccola quantità di crema cortisonica con un dosaggio di media potenza, mentre, se c´è un´allergia localizzata, si può prescrivere un antistaminico per bocca».
In Italia ci sono 70 specie censite, ma quelle dannose sono solo una decina. Le più diffuse sono la Culex e la Aedes albopictus o zanzara tigre. La prima tormenta le nostre notti, mentre la seconda, più aggressiva, agisce soprattutto all´aperto e di giorno. Anche se ci innervosiscono e possono rovinare qualche serata, in Italia, nella maggior parte dei casi, le zanzare non sono vettori di malattie. In genere non provocano allergie di tipo sistemico, ma reazioni di tipo allergico localizzate. Per prevenire bolle e pruriti, vale la pena non mettere profumi, indossare pantaloni e maglietta a maniche lunghe di colori chiari, ma con il caldo non è facile e allora bisogna spruzzare repellenti sulle parti scoperte del corpo. Salviette, spray, creme o lozioni sono molto diffuse: per i bambini vanno bene quelle di origine naturale, a base di citronella o geraniolo, anche se hanno effetto limitato. «I prodotti veramente attivi sono i sintetici come il Deet, il Kbr e Citrodiol. Sono registrati presso il ministero della Salute, - dice Roberto Romi, dell´Istituto superiore di sanità - ma l´impiego va limitato al minimo indispensabile».
All´esterno bisogna eliminare i ristagni d´acqua, svuotare vasi per evitare che vengano deposte uova. Mai lasciare cibi fuori dai contenitori sui tavoli di terrazzi e giardini. All´aperto si possono usare piante come citronella o geranio. Fra le soluzioni (adottate già in Toscana, Lazio ed Emilia-Romagna), ci sono anche i piccoli apparecchi che producono ultrasuoni e le bat box, cassette da installare nei giardini per attrarre i pipistrelli: un solo esemplare di questi animali può mangiare sino a 10.000 insetti in una notte.
La cosa migliore è comunque schermare porte e finestre con le zanzariere. I prodotti che contengono principi attivi di sintesi sono tutti registrati dal ministero della Salute, ma vanno usati con cautela. «Bisogna evitare di spruzzare gli insetticidi in modo diffuso, soprattutto in presenza di bambini, - dice Roberto Pantaleoni, dell´Istituto per lo studio degli Ecosistemi di Sassari del Cnr - e prima di dormire vanno aperte le finestre». «Va limitato anche l´uso degli insetticidi per uso domestico a base di principi attivi cosiddetti naturali, - dice ancora Roberto Romi - è infatti vero che si tratta di derivati di sintesi del piretro, tutti rigorosamente registrati, ma si tratta comunque di prodotti potenzialmente dannosi. Infine, non si devono usare zampironi e candelette, i cui fumi sono tossici in ambienti chiusi».
Che fare, invece, se la zanzara, nonostante tutto, riesce a pungere? Molti esperti consigliano lo stick di ammoniaca o creme calmanti. «La cosa migliore è quella di usare una crema lenitiva. - spiega Antonio Cristaudo, responsabile del servizio di Dermatologia allergologica del San Gallicano - Nei casi gravi va bene una piccola quantità di crema cortisonica con un dosaggio di media potenza, mentre, se c´è un´allergia localizzata, si può prescrivere un antistaminico per bocca».
(Giugno 29, 2010)
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