di Agnese Codignola
Tra il 10 e il 20 per cento dei casi di salmonellosi in Europa è di origine
suina. L'Agenzia per la Sicurezza alimentare di Parma ha annunciato controlli
su tutta la filiera.
Le salmonellosi sono infezioni gastrointestinali altamente contagiose, che
colpiscono ogni anno decine di migliaia di persone con conseguenze talvolta
gravi anche perché, nella maggior parte dei casi, i batteri responsabili sono
resistenti agli antibiotici.
Per lo più sono di origine alimentare, e per questo in Italia ogni volta che
ne viene denunciato un caso scattano controlli (in mense, scuole e attività
commerciali) piuttosto severi.
Ora interviene anche l'Europa che, attraverso la sua Agenzia per la sicurezza
alimentare di Parma (Efsa), ha emanato uno specifico documento per il controllo
della carne di maiale. L'Agenzia ha infatti reso noto che una percentuale di
casi compresa tra il 10 e il 20 per cento origina proprio dai suini, perciò è
necessario intensificare e coordinare gli sforzi di contenimento delle
infezioni e aumentare i controlli sugli allevamenti e sulle filiere, cioè sui
mangimi, sulla macellazione, sullo smaltimento delle carcasse e così via, così
come sulle temperature alle quali avviene il trasporto delle carni, molto
importanti ai fini dell'eliminazione del batterio.
Quello della sicurezza alimentare, del resto, non è un tema solo europeo.
Negli stessi giorni in cui l'Efsa ha dichiarato guerra alla salmonellosi di
origine suina, la Food and Drug Administration statunitense ha lanciato un
programma che porterà all'assunzione di 132 nuovi ispettori alimentari per
controllare cibi di ogni tipo arrivando a spendere 1,4 miliardi di dollari
all'anno.
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