Si studia la dieta dei CRONisti per vivere più a lungo...
In tremila nel mondo seguono la teoria della «restrizione calorica» per allungarsi la vita. Un ricercatore italiano si è messo sulle tracce del loro segreto.
MILANO - Sono almeno in tremila, sparsi in tutto il mondo. Mangiano chili di vegetali ogni giorno. Fanno la guerra alle calorie. Non toccano un dolce. La pancia, non sanno nemmeno che cosa sia. Fanno camminate a non finire. Per lo più sono magrissimi e stanno benissimo: niente fame, cervello sveglio e memoria di ferro anche a 80 anni. Longevità, sperano, oltre i 100 anni. Si autodefiniscono CRONisti. Ma con la stampa non hanno niente a che fare. Sono i membri di una curiosa società, nata agli inizi degli anni '90 negli Stati Uniti, la Calorie Restriction Society International. Il nome, dalle iniziali del loro stile di vita quotidiano: Calorie Restriction Optimal Nutrition, ovvero, poche calorie per una nutrizione ottimale.
«NON È UN GRUPPO DI PAZZI» - «Non è un gruppo di pazzi scriteriati, si tratta per lo più di persone con un livello culturale molto elevato che, per mantenere la propria brillantezza fisica e mentale, hanno scelto di tagliare le calorie quotidiane: dal 10 al 30 per cento meno del necessario per raggiungere un indice di massa corporea (si ottiene dividendo il peso in kg per il quadrato dell'altezza) ancora più basso del 18,5 considerato il limite minimo della normalità» spiega Luigi Fontana, direttore del reparto nutrizione e invecchiamento dell'Istituto Superiore di Sanità, nonché visitor professor di medicina alla Washington University di St Louis, negli Stati Uniti. Già, perché il professor Fontana, questi CRONisti li conosce bene. Da circa 10 anni ne segue una cinquantina, che, impavidi, si accontentano di mangiare vagonate di verdura, facendo scorpacciate di cavoli, bietole, spinaci, aglio, cipolle, zucchine, peperoni, frutti di bosco e via dicendo, riempiono il piatto di cereali integrali, legumi a gogo, mangiano pesce (poco) 3-4 volte la settimana, carne (pochissima) un paio di volte, yogurt magro. Le diete sono perfezionate al computer per un giusto equilibrio di vitamine, minerali e micronutrienti vari. Ovviamente, non tutti ce la fanno a reggere ristrettezze caloriche così severe. Il problema non è tanto la fame: crampi addominali, senso di freddo nelle ossa, infertilità temporanea fanno desistere i meno motivati. Alla base della perseveranza degli altri - i quali, felici loro, si ritrovano pressione bassa, colesterolo ai minimi e non si ammalano di disturbi metabolici, tipo diabete, arteriosclerosi ecc. - c'è la convinzione che una moderata ristrettezza calorica (tagli troppo drastici possono comportare gravi rischi) possa anche permettere di vivere più a lungo, proprio come è capitato in molte forme di vita da esperimento, dai lieviti ai roditori, messi leggermente a stecchetto.
NON È UNA DIETA PERFETTA - Fontana, coautore di un articolo sull'argomento (Extending Healthy Life Span - From Yeast to Humans) recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Science, ritiene però che la dieta dei CRONisti non vada ancora bene: troppe proteine. «Un CRONista tipo tende a mangiare 1,7 grammi di proteine per chilo di peso corporeo al giorno. La dieta mediterranea ne prevede 0,9-1». Lo specialista ha perciò selezionato sei CRONisti e ha ridotto le proteine dietetiche a 0,95 g per chilo. Il risultato dell'esperimento, pubblicato sulla rivista scientifica Aging Cell, ha mostrato che, dopo tre settimane di dieta, nei volontari si è ridotta di un quarto la quantità di un ormone prodotto dal fegato, indicato con la sigla IGF-1 (insulin-like growth factor). Questo ormone è naturalmente basso negli animali da esperimento che, messi a dieta, vivono più a lungo, mentre è normalmente alto nel genere umano che segue regimi ricchi di proteine. Questa coincidenza fa sperare che una dieta ben equilibrata, leggermente ipocalorica e ipoproteica, possa aiutare a vivere più a lungo e in buona salute anche uomini e donne. Gli scienziati ipotizzano addirittura che ridurre nella dieta carne, salumi, formaggi, uova, tutti alimenti ricchi di proteine animali, possa essere più salutare (e meno frustrante per l'appetito) che ridurre al minimo le calorie. Insomma, il colpo di grazia per la dieta bistecca e insalata. «Abbiamo deciso di investire su questo filone di studi perché rappresenta un avanzamento non solo scientifico, ma anche culturale, un cambiamento di prospettiva nello sguardo sulla funzione della nutrizione umana» afferma il presidente dell'Istituto Superiore di sanità, Enrico Garaci.
ALMENO DIECI ANNI PER CAPIRE - «Ci vorrà ancora un decennio di studi per capire se i nostri CRONisti vivranno 15-20 anni più a lungo dei genitori» ammette Fontana. Che, nel frattempo, raccomanda a tutti di spiare la pancetta allo specchio e di eliminarla se c'è, non con una dieta qualsiasi, ma con un nuovo stile di vita basato su un'alimentazione sana (sì a verdura, frutta, cereali integrali, legumi, pesce, pochissima carne, un pò di vino, niente cibi salati, conserve e dolci) basata sulle ricette povere e sapienti della nostra tradizione e su un fisiologico moto quotidiano (passeggiate a passo svelto, scale a piedi, un pò di pesistica per la muscolatura, piuttosto che sforzi da palestra). Raggiunto il peso normale, chi se la sente, può tentare una dieta da CRONisti. Possibile, ma non garantita, una vita lunghissima.
Roberta Salvadori - 14 giugno 2010 - Il Corriere della Sera
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Posted By Marco to ECO... LOGICO at 6/18/2010 07:18:00 AM
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