Alcuni giorni fa ho avuto una vivace discussione con un carissimo amico se andare o meno a votare alle prossime elezioni politiche. Alla mia asserzione che l'astensionismo non risolve i problemi, il mio amico mi ha snocciolato una serie di motivi a sostegno della sua tesi e per ribadirli mi ha inviato questa mail:
" Carissimo Nonno Kucco,
sempre più convinto della mia decisione, ti ribadisco che, probabilmente, non andrò a votare perché:
01) - non voglio, con il mio voto, legittimare la presenza in Parlamento di persone che, in tempo di crisi, percepiscono in un mese quello che un lavoratore, se lavora, percepisce in un anno;
02) - è vergognoso che i parlamentari si rechino allo stadio per vedere le partite di calcio con le auto blu;
03) - la sanità pubblica ha tempi di attesa lunghissimi, mentre se pago il giorno dopo posso fare l'esame ;
04) - lo Stato finanzia la scuola privata e taglia i fondi alla scuola pubblica;
05) - lo Stato ha esentato dall' I.C.I. gli edifici di proprietà della Chiesa cattolica;
06) - lo Stato destina l'8 per mille alle varie organizzazioni religiose. Che siano i loro adepti a finanziarle.
07) - lo Stato pone ostacoli alla ricerca scientifica in nome di un'etica religiosa, l'etica di uno stato laico deve essere un'etica laica. Non dimentichiamo che in nome della religione cattolica sono stati uccisi migliaia di persone e distrutte intere civiltà;
08) - c'è ancora il segreto di stato sulle stragi;
09) - i parlamentari acquisiscono il diritto alla pensione, se non erro, dopo cinque anni;
10) - si costruiranno le centrali nucleari;
Forse non riuscirò a cambiare la tua idea ma ti prego di meditare.
Ciao"
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