Assisi 1899
Maputo, 7 agosto 1976
Nacque ad Assisi nel 1899, partecipò alla Grande guerra e si iscrisse al
Partito nazionale fascista nel 1921. Dopo avere fondato il fascio
della sua città e partecipato alla marcia su Roma, divenne sindacalista e
fece una carriera abbastanza rapida. Verso la metà degli anni Venti
era il principale sindacalista fascista dell’Umbria, e dieci anni
dopo, nel 1934, era già presidente della Confederazione nazionale dei
sindacati. Nel sistema corporativo i sindacalisti potevano essere
contemporaneamente al governo e Cianetti divenne così, in quello
stesso anno, sottosegretario al ministero delle Corporazioni. Era
insomma un fascista di sinistra, molto vicino alle posizioni
anticapitaliste del filosofo Ugo Spirito sulla «corporazione
proprietaria», la formula che avrebbe permesso di pubblicizzare le
imprese e di realizzare una sorta di fusione tra capitale e lavoro.
Dette una prova delle sue convinzioni dopo gli scioperi di Milano e
Torino dell’aprile e del marzo 1943 quando denunciò le infiltrazioni
comuniste, ma sostenne la causa degli aumenti salariali. Nel giugno,
dopo essere diventato ministro delle Corporazioni, sottopose a
Mussolini un decreto legge che prevedeva la gestione speciale delle
imprese di particolare importanza bellica. Il presidente del Consiglio
di amministrazione sarebbe stato designato dalla Confederazione
generale dei datori di lavoro, ma la Confederazione dei lavoratori
avrebbe designato un sindaco e un terzo degli amministratori. Il
provvedimento piacque al capo del governo, ma suscitò l’opposizione dei
ministri più conservatori fra cui quello di Grazia e giustizia. Per
non aggiungere altre difficoltà a quelle che già stava affrontando,
Mussolini preferì accantonarlo, ma promise a Cianetti che lo avrebbe
firmato in ottobre. In un certo senso, con la fondazione della
Repubblica sociale mantenne, almeno sulla carta, la sua promessa.
Notizie tratte da:
Al fine di evitare eventuali processi e condanne, si rifugiò nell'allora Mozambico portoghese, dove riuscì per lungo tempo a far perdere le sue tracce. Morì a Maputo, già Lourenço Marques, nel Mozambico da poco diventato indipendente in seguito alla Rivoluzione dei Garofani.
Per approfondire:
https://it.wikipedia.org/wiki/Tullio_Cianetti
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