domenica 25 febbraio 2018

ELEZIONI 4 MARZO 2018 - TAGLIANDO ANTIFRODE

Staccare il tagliando antifrode e controllare il codice alfanumerico: così si vota ai tempi del Rosatellum

La novità della legge elettorale che introduce un altro scoglio


Se n'è parlato poco o nulla, ma c'è una novità per i cittadini che il 4 marzo si recheranno alle urne per le elezioni politiche. È nel testo della legge elettorale, il Rosatellum, all'articolo 1 comma 18 che riscrive l'articolo 31 del Dpr 361/1957. Quest'ultimo, al comma sei, prevede nella sua nuova versione che ogni scheda elettorale sia "dotata di un apposito tagliando rimovibile dotato di codice progressivo alfanumerico generato in serie, denominato "tagliando antifrode", che è rimosso e conservato dagli uffici elettorali prima dell'inserimento della scheda nell'urna".
Tradotto: la nuova legge elettorale, secondo molti già complessa sotto diversi aspetti, aggiunge una ulteriore "complicazione" nell'espressione del voto da parte dei cittadini, rendendola certamente meno immediata dal punto di vista pratico.
La novità è stata introdotta con un emendamento durante l'approvazione del Rosatellum presentato dai deputato Pd Paolo Coppola e Sergio Boccadutri: l'obiettivo del talloncino è quello di contrastare il voto di scambio che avviene tramite schede precompilate.
Con la novità introdotta, per gli elettori non basterà recarsi al seggio, porre una croce sul simbolo del proprio partito e poi inserire la scheda nell'urna. Non più: dovranno prima staccare il tagliando antifrode dalla scheda, controllare che il numero progressivo sia lo stesso annotato prima della consegna e, solo successivamente porre la scheda nell'urna. Una passeggiata, insomma.
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 18. L'articolo 31 del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957 e' sostituito dal seguente:

«Art. 31. - 1. Le schede sono di carta consistente, sono fornite a cura del Ministero dell'interno con le caratteristiche essenziali del modello descritto nelle tabelle A-bis e A-ter allegate al presente testo unico e riproducono in fac-simile i contrassegni delle liste regolarmente presentate, secondo le disposizioni di cui all'articolo 24. I contrassegni devono essere riprodotti sulle schede con il diametro di centimetri tre.

2. La scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati nel collegio uninominale, scritti entro un apposito rettangolo, sotto il quale e' riportato, entro un altro rettangolo, il contrassegno della lista cui il candidato e' collegato. A fianco del contrassegno, nello stesso rettangolo, sono elencati i nomi e i cognomi dei candidati nel collegio plurinominale secondo il rispettivo ordine di presentazione.

3. Nel caso di piu' liste collegate in coalizione, i rettangoli di ciascuna lista e quello del candidato nel collegio uninominale sono posti all'interno di un rettangolo piu' ampio. All'interno di tale rettangolo piu' ampio, i rettangoli contenenti i contrassegni delle liste nonche' i nomi e i cognomi dei candidati nel collegio plurinominale sono posti sotto quello del candidato nel collegio uninominale su righe orizzontali ripartite in due rettangoli.

4. La larghezza del rettangolo contenente il nome e il cognome del candidato nel collegio uninominale e' doppia rispetto alla larghezza dei rettangoli contenenti il contrassegno nonche' i nomi e i cognomi dei candidati nel collegio plurinominale. L'ordine delle coalizioni e delle liste e' stabilito con sorteggio secondo le disposizioni dell'articolo 24.

5. Nella parte esterna della scheda, entro un apposito rettangolo, e' riportata in carattere maiuscolo la seguente dicitura: "Il voto si esprime tracciando un segno sul contrassegno della lista prescelta ed e' espresso per tale lista e per il candidato uninominale ad essa collegato. Se e' tracciato un segno sul nome del candidato uninominale il voto e' espresso anche per la lista ad esso collegata e, nel caso di piu' liste collegate, il voto e' ripartito tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti nel collegio".

6. Ogni scheda e' dotata di un apposito tagliando rimovibile, dotato di codice progressivo alfanumerico generato in serie, denominato "tagliando antifrode", che e' rimosso e conservato dagli uffici elettorali prima dell'inserimento della scheda nell'urna».

19. All'articolo 58 del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957 sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al primo comma, dopo le parole: «scheda e» sono inserite le seguenti: «, annotato il codice progressivo alfanumerico del tagliando antifrode,»;

b) il secondo comma e' sostituito dal seguente:

«L'elettore, senza che sia avvicinato da alcuno, esprime il voto tracciando con la matita sulla scheda un segno, comunque apposto, sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto e' valido a favore della lista e ai fini dell'elezione del candidato nel collegio uninominale»;

c) dopo il secondo comma e' inserito il seguente:

«Nei casi in cui il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, i voti sono validi a favore della lista e ai fini dell'elezione del candidato nel collegio uninominale. Nel caso di piu' liste collegate in coalizione, i voti sono ripartiti tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna nel collegio uninominale»;

d) al terzo comma, le parole: «e pone la scheda stessa nell'urna» sono sostituite dalle seguenti: «, stacca il tagliando antifrode dalla scheda, controlla che il numero progressivo sia lo stesso annotato prima della consegna e, successivamente, pone la scheda senza tagliando nell'urna».

 LINK:

http://www.huffingtonpost.it/2018/02/16/staccare-il-tagliando-antifrode-e-controllare-il-codice-alfanumerico-cosi-si-vota-ai-tempi-del-rosatellum_a_23363692/

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