Domenica 4 marzo 2018 i cittadini italiani
sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo parlamento. Si vota dalle 7
alle 23 e lo spoglio inizierà subito alla chiusura delle urne.
Inoltre i cittadini di Lazio e Lombardia saranno chiamati anche ad eleggere il nuovo presidente della Regione e i Consigli regionali. Lo spoglio per le regionali inizierà alle 15 di lunedì 5 marzo.
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Inoltre i cittadini di Lazio e Lombardia saranno chiamati anche ad eleggere il nuovo presidente della Regione e i Consigli regionali. Lo spoglio per le regionali inizierà alle 15 di lunedì 5 marzo.
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Per l'elezione del nuovo Parlamento sarà utilizzata per la prima volta la nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum.
Oltre ai parlamentari eletti all'estero (12 deputati e 6 senatori), saranno eletti con metodo maggioritario in singoli collegi uninominali un terzo dei parlamentari (232 deputati e 116 senatori) mentre con metodo proporzionale i restanti due terzi (386 deputati e 193 senatori).
Ogni elettore avrà due schede, una per la Camera (scheda rosa) e una per il Senato (scheda gialla). Con la scheda rosa l'elettore darà il suo voto sia per il candidato uninominale che per le liste che concorrono nella parte plurinominale per la Camera, così come la scheda gialla servirà per dare sia il voto uninominale che plurinominale del Senato.
In entrambi i casi, la scheda è divisa in rettangoli: nella parte superiore di ogni rettangolo è riportato nome e cognome del candidato uninominali; nella parte inferiore la liste o le liste che lo supportano.
L'elettore può votare nei seguenti modi:
- tracciando un segno su una delle liste: in questo caso il voto si trasferisce al candidato uninominale a cui la lista è collegata;
- tracciando un segno sia sul nome del candidato uninominale che su una delle liste a lui collegate;
- tracciando un segno solo sul nome del candidato uninominale.
In quest'ultimo caso ci sono due possibilità:
- se il candidato è sostenuto da una sola lista (è il caso del Movimento 5 Stelle), il voto si trasferisce anche alla lista;
- se il candidato è sostenuto da più liste (è il caso delle coalizioni di centrodestra e centrosinistra): tutti i voti dati al singolo candidato uninominale vengono distribuiti tra le liste che lo sostengono, proporzionalmente ai voti presi in quel collegio elettorale.
È VIETATO IL VOTO DISGIUNTO
Non si può votare per una lista e per un candidato uninominale non collegato a quella lista. In questo caso il voto viene annullato.
http://www.repubblica.it/politica/2018/02/19/news/elezioni_2018_politiche_e_regionali_come_si_vota-189219305/?refresh_ce
Ecco cosa dice il manuale elettorale:
Ogni elettore dispone di un unico voto, che si esprime tracciando un segno, comunque apposto, nel rettangolo contenente il contrassegno della lista prescelta e i nomi dei candidati nel collegio plurinominale.In tal caso il voto è valido anche ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale collegato alla lista votata. Il voto è valido anche se sono apposti due segni: uno sul nome del candidato del collegio uninominale e uno sul contrassegno, o comunque entro il rettangolo in cui esso è contenuto, di una lista collegata. Se l’elettore traccia il segno solo sul nome del candidato al collegio uninominale, il voto è valido anche ai fini dell’elezione del candidato nel collegio plurinominale della lista collegata e, nel caso di liste collegate in coalizione, i voti sono ripartiti tra le liste della coalizione in proporzione dei voti ottenuti da ciascuna nel collegio uninominale. Non è prevista l’espressione di preferenze.
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